29 marzo 2024
Aggiornato 08:30
Centrodestra

Berlusconi alla riscossa cerca i nuovi volti di Fi. E svela chi è davvero il suo «nemico»

Il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, vuole rinnovare il suo partito per realizzare una rivoluzione liberale capace di risolvere i problemi che afliggono il Paese

Silvio Berlusconi vuole rinnovare Forza Italia.
Silvio Berlusconi vuole rinnovare Forza Italia. Foto: ANSA

ROMA – Silvio Berlusconi alla riscossa. L'era berlusconiana sembrava ormai giunta al capolinea – se non altro per ragioni anagrafiche -, ma ecco che l'ex Cav promette di riservarci ancora tante sorprese. Il presidente di Forza Italia non solo è ancora saldamente in sella alla leadership del suo partito, ma intende perfino tornare al Governo. E per vincere ancora una volta la partita di Palazzo Chigi, l'ex premier è pronto a rinnovare la sua creatura politica arruolando nuovi azzurri. Berlusconi non si ferma. Gira lo Stivale da Nord a Sud alla ricerca di nuovi candidati politici e rilascia numerose interviste per mantenere alta l'attenzione sulla sua campagna elettorale. Al Giornale, l'ex Cav spiega che per lui «l'avversario più insidioso è la rassegnazione e la delusione degli italiani. E non è retorica o un modo per eludere la domanda».

Il «vero nemico» di Berlusconi
Per Berlusconi «il vero nemico da combattere è quel dato angosciante che vediamo ogni volta che escono dei risultati elettorali»: il 40-45% di italiani che non è più andato a votare. «Ovviamente loro non sono colpevoli di nulla, anzi hanno moltissime ragioni per essere delusi dalla politica», ha dichiarato il leader di Forza Italia spiegando che «la mia sfida non è battere Renzi o Grillo, è restituire alla maggioranza naturale degli italiani la fiducia nella possibilità di cambiare radicalmente le cose nel nostro Paese». Perché un paese dove la metà degli elettori non vota «non è una vera democrazia». Berlusconi dice di sentire «la sofferenza degli italiani, insicuri a casa loro, vessati dalle tasse, sfiduciati dalla politica e dall'antipolitica».

Perché c'è bisogno di una rivoluzione liberale
E dice anche di sentire per questo «una grande responsabilità». Sempre più italiani «chiedono a me, a Forza Italia, al centrodestra, di cambiare radicalmente le cose che non vanno nel nostro Paese. Di porre fine all'oppressione fiscale, all'oppressione burocratica, all'oppressione giudiziaria». Per fare questo non bastano riforme, occorre una vera e propria «rivoluzione liberale, ovviamente incruenta, ma non per questo meno radicale» sottolinea Berlusconi che si definisce «un costruttore». Nella vita «sono sempre stato un costruttore, in qualunque campo mi sia impegnato. E un costruttore rinnova per essere in sintonia col Paese. Gli sfasciacarrozze invece rottamano», prosegue l'ex Cav questa volta durante un'intervista rilasciata a Il Giornale.

Alla ricerca dei nuovi volti di Forza Italia
«Per questo sto lavorando per rinnovare radicalmente la nostra squadra parlamentare e di governo. Meritocrazia per chi ha ben lavorato in questi anni e rinnovamento», afferma il leader di Forza Italia. «Da tempo ho proposto ai nostri alleati, che si sono detti d'accordo, che il prossimo governo sia costituito per la maggioranza, per esempio 12 ministri su 20, da persone che non vengono dalla politica», anticipa Berlusconi senza fare nomi perché «ogni volta che ho citato qualcuno anche solo a titolo di esempio si è scatenata una serie di illazioni del tutto infondate». Il presidente di Fi ha quindi annunciato che continuerà a girerà l'Italia per trovare i nuovi volti politici di Fi. Nuove reclute con cui tentare l'ennesimo assalto a Palazzo Chigi.