18 aprile 2024
Aggiornato 09:30
Immigrazione

Migrante accoltella poliziotto a Milano, Lega Nord: «Perché era ancora in Italia?»

Nella città meneghina torna l'emergenza sicurezza dopo che un giovane migrante proveniente dalla Guinea ha accoltellato un agente di Polizia che era intervenuto sul posto per fermarlo

Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, è accusato di non saper gestire l'emergenza sicurezza a Milano.
Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, è accusato di non saper gestire l'emergenza sicurezza a Milano. Foto: ANSA

MILANO – Un immigrato pregiudicato proveniente dalla Guinea di 31 anni è stato arrestato dalla polizia mentre si aggirava con un coltello in piazza Luigi di Savoia, a lato della stazione Centrale di Milano. Secondo quanto è possibile apprendere, su segnalazione di un cittadino, intorno alle 12.45 sul posto è intervenuto l’equipaggio di una Volante e un agente, dopo aver indossato il giubbotto antiproiettile, ha bloccato il 31enne che con l’arma gli ha lacerato la spallina del giubbotto, ferendolo di striscio in maniera superficiale. Il migrante africano, che ha precedenti per violenza, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali, è stato accompagnato in Questura dove viene interrogato. Il poliziotto è stato accompagnato in codice verde in ospedale a scopo precauzionale.

Poliziotto ferito a Milano
Questa è la terza aggressione in pochissimi mesi ai danni della Polizia di Stato e a Milano torna a esplodere l'emergenza sicurezza. Il centrodestra mette sotto accusa il sindaco meneghino Giuseppe Sala. In particolare, la responsabile del dipartimento sicurezza di Forza Italia in Lombardia, Silvia Sardone, si è scagliata contro il primo cittadino milanese sostenendo che la «situazione emergenziale di Milano viene sottovalutata ormai da anni dalla sinistra» ma è necessario correre ai ripari urgentemente per evitare l'ulteriore peggioramento delle condizioni di degrado e delinquenza nelle quali versa la città.

Perché questo clandestino era ancora in città?
Dalle indagini in corso si apprende inoltre che il giovane immigrato della Guinea probabilmente aveva almeno 5 identità diverse, fornite nel corso dei numerosi fermi, e sarebbe in Italia da almeno un paio d'anni. Come Forza Italia anche la Lega Nord è sul piede di guerra. «Perché questo clandestino si trovava ancora a Milano? Perché non era stato espulso dal nostro territorio?», chiede e si chiede il deputato Paolo Grimoldi invitando la Prefettura a «bonificare e ripulire» la stazione e le strade limitrofe. «Al posto di preoccuparsi solo di trovare sistemazione agli immigrati - conclude l'esponente del Carroccio - il prefetto dovrebbe pensare alla sicurezza dei milanesi, dei turisti e degli agenti delle forze dell'ordine».