19 aprile 2024
Aggiornato 08:30
Ius soli

Gassman lascia Twitter: «Ho difeso lo Ius Soli e sono stato insultato»

Una lettera d’addio a 200mila fan. Gassman chiude l’account a seguito di offese e insulti, dopo essersi schierato a favore dello Ius Soli. La nostra opinione

Alessandro Gassman lascia Twitter
Alessandro Gassman lascia Twitter Foto: ANSA/ETTORE FERRARI ANSA

ROMA - È stata una decisione all’ultimo momento e quanto mai drastica quella di Alessandro Gassman. Recentemente, sul suo account di Twitter, l’attore romano ha preso posizione a favore dello Ius Soli durante uno scontro aperto con Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia. Tutto inizia con una semplice foto in cui si vedono alcuni schiavi di colore lavorare in un campo di cotone. A corredo dell’immagine si legge: «Senza migranti il paese si ferma. Buon tutto». Ed ecco la pronta risposta di Giorgia Meloni: «Ho già sentito la storia degli africani che servono nelle piantagioni. La tua umanità radical chic mi lascia senza parole». Da qui scaturiscono provocazioni a non finire tra l’attore romano e Giorgia Meloni.

La Replica di Gassman
Dopo polemiche di vario genere, Alessandro Gassman replica: «Non sono radical e non sono chic, dico quello che penso è rispondo a tono quando serve. Chi lavora nei campi senza contratto è uno schiavo». Ed ecco che Meloni ribatte: «Assordante stridore di unghie sul vetro...». E, di seguito la risposta di Gassman: «Ahahahahahahhh!! Grande! Malgrado tutto ti rispetto perché ti riconosco una onestà intellettuale rara anche dall'altra parte».

E gli insulti
Dopo varie polemiche e botte e risposte, Alessandro Gassman scrive il suto ultimo Tweet: «Ok...lo faccio... ma va tutto bene ci vediamo nel mondo». Pochi minuti dopo abbandona la piattaforma salutando i suoi 200mila seguaci. Il motivo? Semplice: non ha sopportato tutti gli insulti che sono stati fatti nei suoi confronti a seguito della sua presa di posizione a favore dello Ius Soli.

La lettera d’addio
«In questi due giorni su Twitter ho dibattuto su immigrazione e Ius Soli sostenendo le mie ragioni. Ho resistito parecchio, sono stato insultato, minacciato, offeso, preso in giro in maniera violenta e continua, così anche la mia famiglia e le mie origini […] Ho scoperto di essere più vulnerabile di quanto immaginassi, l'attacco che ho subito mi ha toccato». E con queste parole Gassman lascia per sempre la piattaforma Twitter ricalcando un po’ quella che è la situazione attuale sul web.

La nostra opinione
La gente vive costantemente attraverso il filtro generato dai Social e non è più in grado di parlare e dialogare serenamente. La differenza di opinione dovrebbe essere un modo per confrontarsi e crescere. Ma sul web i dialoghi costruttivi non esistono più. Se qualcuno la pensa diversamente da noi, ecco veder partire insulti a raffica. Quasi come se la diversità di opinioni ci spaventasse e fosse, implicitamente, un’offesa personale. Non si tratta della vulnerabilità dell’attore romano, qua si tratta di ricominciare tutto daccapo. L’educazione e la diplomazia sembrano essere scomparsi. Così facendo non impareremo mai nulla di nuovo. Al contrario: il rischio è quello di rimanere sempre ancorati alle nostre (vecchie) idee senza il diritto di replica altrui. Vogliamo tutti essere liberi, ma la verità è che ci auto-imprigioniamo attraverso le ristrettezze di vedute che ci infliggiamo ogni giorno. Di tanto in tanto, vedere il mondo sotto un’altra prospettiva non guasta. E potremmo rimanere meravigliati di scoprire che la vita vista con gli occhi di qualcun altro potrebbe essere di gran lunga migliore di quella che conosciamo.