18 aprile 2024
Aggiornato 17:30
Uno stalker ha accoltello l’oncologa

Ester Pasqualoni uccisa davanti all’ospedale. Fermato il sospetto killer

Caccia allo stalker che ieri a Teramo ha accoltellato l’oncologa nel parcheggio dell’ospedale di Sant’Omero. Le amiche furiose: le sue richieste d’aiuto cadute nel vuoto

Il parcheggio dell'ospedale dove è stata uccisa Ester Pasqualoni
Il parcheggio dell'ospedale dove è stata uccisa Ester Pasqualoni Foto: ANSA

TERAMO – Caccia aperta allo stalker che ieri pomeriggio ha accoltellato a morte la dottoressa Ester Pasqualoni, 53 anni, oncologa, che aveva già più volte denunciato le molestie da parte di un uomo. Il fatto è avvenuto ieri nel parcheggio dell’ospedale di Sant’Omero. La donna, affrontata da un uomo all’uscita dal turno di lavoro poco dopo le 16:00. Lo sconosciuto, almeno per ora, che la perseguitava da tempo l’ha letteralmente sgozzata a morte. E’ stata trovata così Ester Pasqualoni, che stava tornando a casa, a Roseto degli Abruzzi, dai due figli: una ragazza di 15 e un ragazzo di 17 anni. Era separata dal marito. La dottoressa era un’oncologa assai conosciuta ed era anche la responsabile del day hospital del Sant’Omero, a cui si rivolgono gli ammalati di cancro.

L’agguato
Appena giunta al parcheggio, ignara di quanto le stava per accadere, la donna è stata affrontata da un uomo giunto da un po’ con la sua auto: una vecchia utilitaria bianca, pare una Peugeot 205. Dalle prime testimonianze pare che tra i due ci sia stata una breve discussione, e poi la violenza. L’aggressore, il probabile stalker di cui la donna aveva già denunciato le persecuzioni, l’ha improvvisamente colpita alla gola e al torace con un coltello. Dopo la furia omicida, l’assassino si dilegua.

Il ritrovamento
Qualche minuto dopo l’omicidio, il dottor Piergiorgio Casaccia, medico del Pronto Soccorso, si reca al parcheggio perché qualcuno ha segnalato che era accaduto qualcosa. E qui fa la macabra scoperta. Subito si precipita per portare aiuto alla donna agonizzante riversa sull’asfalto. « È morta tra le mie braccia – dirà il medico – ero in servizio quando mi hanno avvisato e sono corso. Era in un lago di sangue, ormai non c’era più nulla da fare».

La caccia all’uomo
Dopo la chiamata e l’arrivo dei Carabinieri è scattata la caccia all’uomo. Ora si sta cercando un presunto stalker di cui la dott.ssa Ester Pasqualoni aveva sporto denuncia già due volte. Si tratterebbe di uno spasimante di cui lei aveva più volte respinto le avances, ma che a quanto pare non intendeva demordere. Solo che le sue denunce sono cadute nel vuoto, fino al consumarsi della tragedia – che probabilmente si sarebbe potuta evitare. «Abbiamo idea di chi possa essere l’omicida e lo stiamo cercando», hanno dichiarato i carabinieri del reparto operativo di Teramo giunti sul luogo dell’omicidio. Quando hanno domandato loro se potesse trattarsi dello stalker denunciato dalla Pasqualoni, hanno risposto: «Molto probabilmente è una persona che dava fastidio alla vittima».
Da subito si è iniziato a valutare tutte le piste, compresa la ‘vendetta’ di qualche paziente o parente di un paziente – ma è un’ipotesi che è subito caduta. La visione dei filmati ripresti dalle telecamere di sicurezza della zona potranno forse fornire dei riscontri per quanto riguarda l’auto utilizzata dall’assassino. In tanto giunge la notizia che la polizia avrebbe fermato un sospetto. L'uomo si nascondeva tra Villa Rosa e Martinsicuro e in tarda serata è stato catturato dalle forze dell'ordine.

Colleghi esterrefatti
Come comprensibile, i colleghi e gli amici della vittima sono sconcertati da quanto accaduto. «E’ un fatto tragico e straziante – Il ha commentato il manager della Asl di Teramo, Roberto Fagnano – Una persona che viveva e lavorava per salvare la vita degli altri, così barbaramente trucidata in un parcheggio».
«Aveva presentato due denunce contro il suo stalker, ma erano state entrambe archiviate», afferma sul web Caterina Longo, avvocato e consulente del medico assassinato. Poi su Facebook aggiunge: «Quante volte sedute a ragionare di quell’uomo. Quel maledetto che ti perseguitava, e non sono riuscita a risolverti questa cosa e me lo porterò dentro tutta la vita, ti voglio bene. Donna e amica speciale». Calca la mano anche Wilma Cambedda, che in un post scrive: «Un’altra vittima di questo Stato che non tutela gli onesti, ma solo i criminali».