Giro di vite sullo street food e sui cibi da asporto
Il Consiglio comunale ha deciso di limitare l'esercizio di attività "non compatibili con le esigenze di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale" della città
VENEZIA - Giro di vite sullo street food e sui cibi da asporto. Il Consiglio comunale di Venezia ha deciso di limitare l'esercizio di attività «non compatibili con le esigenze di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale" della città.
E' l'obiettivo della delibera approvata dal Consiglio comunale della città lagunare. In particolare, il provvedimento vieta nuove aperture di attività di vendita e di produzione di prodotti alimentari destinati all'asporto e al consumo su pubblica via - escluse le gelaterie artigianali - nel centro storico e nelle isole. Tutto nel nome del decoro e della tutela di Venezia.
Ci sono già 120 attività di take away in centro, che per molti hanno prodotto un abbassamento dello standard di qualità del prodotto.