28 marzo 2024
Aggiornato 09:30
Governo Gentiloni

Alfano «reuccio» dei cieli: record per voli di stato, ma anche per posti ai parenti, vacanze e funerali

Nonostante la direttiva per l’uso di questi aerei parli chiaro, servono “imprevedibili e urgenti esigenze di trasferimento connesse all’esercizio delle funzioni e l’impossibilità di provvedere ai trasferimenti con voli di linea”, l'attuale capo della Farnesina sembra essersene approfittato

Il ministro degli Esteri, Angelino Alfano ha il record di voli di Stato del governo Gentiloni
Il ministro degli Esteri, Angelino Alfano ha il record di voli di Stato del governo Gentiloni Foto: ANSA/GIORGIO ONORATI ANSA

ROMA – Svetta, in alto, molto in alto Angelino Alfano. Il ministro degli Esteri è il detentore del record per numero di voli di Stato su cui è salito, fra i membri dell'esecutivo guidato da Paolo Gentiloni. Nonostante la direttiva per l’uso di questi aerei parli chiaro, servono «imprevedibili e urgenti esigenze di trasferimento connesse all’esercizio delle funzioni e l’impossibilità di provvedere ai trasferimenti con voli di linea», l'attuale capo della Farnesina sembra essersene approfittato.

Gli 8 voli non giustificati
Secondo quanto pubblicato da Repubblica, il titolare della Farnesina ha volato sugli «aerei blu» ben 68 volte (di cui 27 per andare nella «sua» Sicilia), e non sempre per prendere parte a impegni pubblici. Per otto volte almeno ha fatto uno strappo alla regola: per tornare a casa, andare in vacanza, partecipare a funerali (come quello della mamma della sottosegretaria Simona Vicari) o partecipare ad eventi politici non istituzionali, come la visita ad una clinica palermitana di proprietà della moglie del deputato del suo (ex) partito, Nuovo centrodestra, Dore Misuraca.

Quanto volano i ministri
L'ex titolare degli Interni ha staccato di gran lunga tutti i «concorrenti»: il premier Gentiloni ha utilizzato per 43 volte i voli di Stato, dietro di lui il ministro della Difesa, Roberta Pinotti ferma a 31 voli, mentre fuori dal podio il ministro Claudio De Vincenti (20), il guardasigilli Andrea Orlando (12), il titolare dello Sviluppo Economico Carlo Calenda (11) e il ministro dell’Interno Marco Minniti (10, di cui 7 per tornare nella sua città natale).