L'artificiere che ha perso la mano a Firenze «dovrà pagarsi la protesi»
Lo ha denunciato il sindacato Siulp: «Per un poliziotto che si infortuna in servizio non è prevista nessuna polizza assicurativa e per questo abbiamo deciso, in accordo con la moglie del collega, di aprire una sottoscrizione bancaria»
ROMA - Mario Vece, l’artificiere della polizia di 39 anni ferito a Capodanno nel centro di Firenze da una bomba piazzata davanti a una libreria vicina a Caspound, che ha perso un arto e rischia di non poter più vedere dall'occhio destro non è coperto da nessuna assicurazione. Per questo, secondo il sindacato della polizia di Stato, Siulp, l'agente dovrà «pagare le spese mediche come l’acquisto di eventuali protesi e una lunga riabilitazione» come spiegato dal rappresentante fiorentino Antonio Lanzilli durante una conferenza stampa.
Nessuna assicurazione di servizio
Il sindacalista ha spiegato: «Per un poliziotto che si infortuna in servizio non è prevista nessuna polizza assicurativa e per questo abbiamo deciso, in accordo con la moglie del collega, di aprire una sottoscrizione bancaria. Chiederemo poi al Governo di introdurne una nel contratto delle forze dell'ordine». Il conto, chiamato «Per Mario» è stato aperto in una filiale della Unicredit con l'iban IT38B0200802829000104589397. «La nostra iniziativa è anche una risposta – ha spiegato Lanzilli - alle centinaia di colleghi, cittadini e aziende che ci hanno chiesto di poter dare aiuto».
Spese per decine di migliaia di euro
La famiglia, ha detto ancora, «dovrà affrontare spese di decine di migliaia di euro, perché c'è da mettere una protesi per la mano che non c'è più e da fare la riabilitazione», senza contare «le spese che dovranno sostenere i familiari che da Salerno si sono trasferiti qui per stargli vicino. In molte regioni - ha aggiunto Lanzilli - quando ci si fa male bisogna pagarsi anche il ticket al pronto soccorso, è accaduto anche a Firenze alcuni mesi fa, e solo grazie all'intervento del presidente Rossi il collega infortunato non ha dovuto pagarsi le spese».