Calderoli: «Vergogna, risarciscono il prof violentatore»
L'assurda vicenda processuale denunciata dal leghista: «Il padre della studentessa, che si tolse la vita per le violenze sessuali subite, ora deve dare 40 mila euro. E questa sarebbe giustizia?»
ROMA – «Che vergogna. E questa sarebbe giustizia? La famiglia di una giovane studentessa che nel 2014 si è tolta la vita in conseguenza delle violenze sessuali subite alcuni anni prima da un suo professore, è costretta da un Tribunale a risarcire la famiglia del professore per presunti 'danni morali'?». Lo dice il leghista Roberto Calderoli, sollecitando sul caso l'intervento del capo dello Stato Mattarella: «Fermi questa ingiustizia». «I fatti – osserva – penso siano abbastanza noti all'opinione pubblica: questo professore è stato condannato penalmente in Cassazione per le violenze sessuali commesse ai danni di questa ragazza che, due anni fa, non superando questo enorme trauma, si è tolta la vita. E già per questo il professore andrebbe nuovamente processato, per aver cagionato la morte di questa giovane. Invece, per un assurdo meccanismo, in sede di processo civile non solo il docente non ha rimborsato un euro alla vittima, essendosi spogliato di tutti i suoi beni con i classici giochetti da furbi che si fanno in questi casi per risultare nullatenenti, ma addirittura un Tribunale ha deciso che il padre della vittima deve rimborsare 40 mila euro alla famiglie del professore per spese processuali e danni morali».
Appello al presidente
Prosegue Calderoli: «Ci rendiamo conto? Il padre di una studentessa violentata, che sette anni dopo per questo si suicida, deve versare 40 mila euro di risarcimento per danni morali al carnefice di sua figlia e alla sua famiglia che invece hanno fatto sparire tutti i loro beni? E per questo gli stanno già pignorando una quota del suo stipendio e potrebbero confiscargli i suoi beni? No, questa è una vergogna inaccettabile per la nostra giustizia e per questa famiglia che ha già sofferto così tanto». Calderoli si rivolge quindi «al presidente della Repubblica chiedendogli di intervenire personalmente, nella sua qualità di presidente del Csm: presidente Mattarella fermi lei questa ingiustizia, fermi questi magistrati ed eviti ulteriori sofferenze ad una famiglia che ha già pagato il presso più alto che ci possa essere, perdendo una figlia».
(Fonte: Askanews)