20 aprile 2024
Aggiornato 00:30
finto made in italy

Fiumicino, sequestrati 522mila capi d'abbigliamento prodotti in Cina

Un vero e proprio business che sfruttava la popolarità del marchio italiano per eccellenza. Ma che in realtà nascondeva una truffa colossale

ROMA - La Guardia di Finanza ha sequestrato 522mila capi di abbigliamento contraffatti. Recavano l'etichetta con su scritto "Antica sartoria napoletana", ma erano Made in China.

Truffa made in China
Maglioni, camice, guanti, cinture e tanto altro. 522mila capi di abbigliamento in totale. Un vero e proprio business che sfruttava la popolarità del marchio italiano per eccellenza. Ma che in realtà nascondeva una truffa colossale. I prodotti non erano affatto made in Italy, ma realizzati nella Repubblica Popolare Cinese. Sono stati i  Finanzieri del Comando Provinciale di Roma a scoprire il tutto. I capi di abbigliamento sono stati interamente sequestrati.

Come i finanzieri hanno scoperto la frode
L'operazione, soprannominata "True Made", ha preso le mosse da controlli di routine, presso l’area merci dello scalo aeroportuale di Fiumicino. I militari si sono insospettiti davanti ad alcune numerose spedizioni di capi di abbigliamento provenienti dalla Cina e dirette ad una rinomata casa partenopea: oltre ad essere corredati da un cartellino descrittivo che specificava, in lingua italiana, che il processo di fabbricazione era fedele alla «Antica sartoria napoletana», recavano però anche una piccola etichetta con la dicitura Made in China facilmente asportabile.