25 aprile 2024
Aggiornato 13:00
il prefetto sugli ato

Tronca: «Servono più risorse umane e finanziarie a Roma»

Il prefetto in audizione alla Pisana affronta il nodo della riforma

ROMA - «L'articolo 3 della proposta prevede una apposita sezione del Consiglio autonomie locali (Cal) al quale partecipa anche Roma Capitale. Ora, la concertazione nel Cal prevede il peso specifico di Roma Capitale equiparato agli altri Comuni. Il perché e il per come non spetta a me. E' frutto di una scelta politica, tecnica, di una prima stesura che va rivista? A voi le valutazioni, io posso solo rilevarlo ma non faccio valutazioni». Parole del Commissario prefettizio di Roma Capitale, Francesco Paolo Tronca, nel corso dell'audizione in seduta congiunta con la I Commissione consiliare, sulla PL 269 del 15 giugno 2015, concernente «Conferimento di funzioni e compiti amministrativi alla città metropolitana di Roma capitale, a Roma capitale e riallocazione delle funzioni amministrative a livello locale».

Tronca: Non ho un ruolo politico, ma tecnico-amministrativo
Dettagliata e tecnica l'analisi del prefetto che ha rimarcato più volte il suo ruolo non politico. «Nell'articolo 4, che concerne la definizione degli Ato - ha detto - gli ambiti territoriali ottimali, che vanno definiti con delibera di giunta regionale: si tratta di un punto estremamente importante che merita un confronto politico, una riflessione nel processo dialettico e democratico molto importante, ma non spetta a me farla. Considerato che gli ato perimetrano il territorio su cui sono organizzati i servizi pubblici integrati, tra cui quelli del ciclo dei rifiuti e del tpl, cioé fondamentali per il cittadino, forse in questo ambito Roma Capitale dovrebbe vedersi attribuito un ruolo un po' più significativo. Non dal punto di vista politico, ma gestionale-organizzativo, perchè é la 'cabina di regia' di settori essenziali per la vita quotidiana».

Servono le risorse per far funzionare Roma Capitale
«Questo - ha detto - non mi sembra che emerga in modo significativo dalla proposta di legge. Forse meriterebbe un approfondimento, una riflessione che può portare naturalmente a qualsiasi scelta politica. La cosa importante é che si abbia chiaro che é importante. Questo é un richiamo di attenzione che mi permetto di fare perchè si tratta di un passaggio che potrebbe rivelarsi problematico in futuro, in sede applicativa». Riguardo all'articolo 15 «non mi sembra, da tecnico, che risultino particolarmente chiare le modalitá con cui vengono individuate le risorse umane, strumentali e finanziarie necessarie a Roma Capitale a far fronte alle nuove funzioni amministrative che le vengono attribuite, ma questo vale anche per altri Comuni, e non solo per Roma. Il pensiero è corso a immaginare che si potrebbe prevedere un rinvio a successivi e  distinti provvedimenti attuativi di dettaglio che permettano una pesatura di queste risorse finanziarie, indispensabili per svolgere le funzioni previste in più, che sono robuste, complesse e richiedono un impianto gestionale adeguato. Le nuove funzioni, se vengono attribuite, devono funzionare a perfezione e servono risorse per farle funzionare. La mia proposta e quella di immaginare di concertare in modo più analitico ogni valutazione di merito per consentire una attenta e necessaria analisi economico-organizzativa che tenga conto della complessità di Roma Capitale» ha concluso Tronca. (Fonte Askanews)