28 marzo 2024
Aggiornato 10:30
Forza Italia verso la fine?

Centrodestra, scontro aperto Berlusconi-Fitto

Silvio Berlusconi dichiara di essere fuori dalla politica, ma per senso di responsabilità resta alla guida di Forza Italia. Raffaele Fitto abbandona la barca del leader azzurro, tra amarezza e delusione, proprio alla vigilia delle elezioni regionali in Puglia

ROMA - Raffaele Fitto se ne va e Berlusconi resta alla guida di Forza Italia. Il centrodestra soffre e le acque diventano sempre più torbide nel partito dell'ex premier. È per senso di responsabilità che Silvio Berlusconi resta in Forza Italia. L'intenzione sarebbe quella di uscire una volta per tutte dalla politica attiva, ma la responsabilità nei confronti del Paese e dei suoi elettori costringe il leader azzurro a restare. In occasione di un comizio a Saronno, in provincia di Varese, Berlusconi si confessa: «Ormai sono fuori dalla politica, sono soltanto qualcuno con un grande senso di responsabilità nei confronti del mio Paese», afferma il Cavaliere.

Il dissenso di Fitto
Di fronte ad un leader che vacilla, alza la testa l'ex pupillo Raffaele Fitto. Una coppia già in crisi da diversi mesi che scoppia proprio alla vigilia delle attese elezioni regionali. Alla base dello screzio la convinzione dell'ex governatore pugliese di un partito retto sulla democrazia interna, ovvero sulla scelta di un leader per mezzo delle primarie. Fortemente contrario alla prova, Silvio Berlusconi ha tentato in ogni modo di isolare il dissidente Fitto fino a contrastare le sue scelte in ambito delle elezioni regionali in Puglia.

Berlusconi si autorottama
Sempre nel corso del comizio, il Cav ha dichiarato che vedrebbe «nel sogno di trasformare la maggioranza numerica degli italiani (e che sia una maggioranza non si discute) in maggioranza politica organizzata l’unica possibilità per poter dare all’Italia quei cambiamenti di cui abbiamo bisogno». Raffaele Fitto ha colto la palla al balzo per ricordare al leader azzurro che sta perdendo colpi e che la storia di Forza Italia sarebbe vicina, vicinissima al capolinea: «Un leader politico, se ama le idee, il suo Paese e il suo schieramento, dovrebbe sapere quando fare un passo indietro. Berlusconi preferisce invece distruggere tutto e perfino autorottamarsi. E’ un finale malinconico. Peccato, non sarà ricordato bene. Auguri umanamente a lui, credo ne abbia bisogno. Politicamente, invece, rappresenta un capitolo chiuso».

Il Cav raccoglie quello che ha seminato
L'ex governatore della Regione Puglia, in questo battibecco fatto di insulti politici e non, ribadisce la sua linea e sottolinea come al punto di rottura si sia arrivati per scelta di Berlusconi. Il Cavaliere, infatti, è sempre rimasto arroccato sulle sue posizioni, sempre incline a seguire la sua strada e impegnato a mantenere la sua leadership, senza guardare a quanto accade nei grandi partiti europei e americani: «Per due anni ho rifiutato, come tutti sanno, le sue pressanti proposte di nomine e incarichi di partito, proprio perché lo invitavo a scegliere in positivo la democrazia, le primarie, una libera competizione di persone e di idee, come accade nei grandi partiti occidentali. Ha detto sempre e solo no. Ora raccoglie quello che ha seminato», afferma Fitto.

Riunire i moderati
L'obiettivo annunciato dall'ex premier è quello di riunire i moderati in un'unica grande compagine in grado di porre fine allo status quo renziano, «l’Italia andrebbe avanti così, come un Paese difficilmente governabilee senza quella possibilità di modernizzazione che invece è assolutamente indispensabile». Progetto irrealizzabile a detta di Fitto, convinto della fine inesorabile e prossima di una Forza Italia retta dalla stessa persona, incapace di aprirsi alla competizione e al miglioramento del gruppo, e quindi al cambiamento del Paese.

Fitto esce? Noi felici
Raffaele Fitto, europarlamentare di Forza Italia, ha annunciato la volontà di lasciare il partito e anche il Partito popolare europeo (Ppe) suscitando la reazione apparentemente tranquilla dell'ex premier Berlusconi che risponde con un pacato quanto stizzito «Chi se ne va ci toglie un peso, siamo felici». Le ragioni alla base del divorzio sono evidenti ormai da tempo. Berlusconi, in occasione della corsa alle regionali in Puglia, aveva relegato Fitto a «fenomeno regionale», suscitando l'ira dell'ex governatore, che stanco di frecciatine e scherni vari ha giudicato insostenibile la situazione. Tanto da lasciare il partito.

«Né con la Merkel né con Le Pen»
«Per quanto mi riguarda, Forza Italia è un capitolo chiuso. E dopo le ultime performance pugliesi non ci sono più le condizioni per restare», ha affermato Fitto, che continua: «Ho scritto una lettera al capogruppo del Ppe per spiegare che esco e ho mandato una richiesta di adesione al capogruppo dei Conservatori europei». L'esperienza di Forza Italia è ora definitivamente alle spalle e l'idea è quella di costruire un nuovo centrodestra retto sul motto «né con la Merkel né con Le Pen».