24 aprile 2024
Aggiornato 17:00
Omicidio

Catania: lite per una multa finisce nel sangue

Si era presentato sotto casa di chi gli aveva venduto l'auto per risolvere con le «buone maniere» una controversia su una contravvenzione al codice della strada, ma è finita in tragedia la serata di un 32enne, pregiudicato, di Bronte

CATANIA - Si era presentato sotto casa di chi gli aveva venduto l'auto per risolvere con le «buone maniere» una controversia su una contravvenzione al codice della strada, ma è finita in tragedia la serata di un 32enne, pregiudicato, di Bronte in provincia di Catania. Vincenzo Spuches, insieme a due coetanei, si è recato intorno a mezzanotte sotto casa del precedente proprietario del mezzo, per chiedergli di pagare la contravvenzione. I tre hanno trovato il figlio 37enne dell'uomo, con il quale Spuches sarebbe subito venuto alle mani. A quel punto il padre, accortosi dell'aggressione in atto, avrebbe tirato fuori un coltello a serramanico, accoltellando al petto Spuches. La vittima, sposato e padre di tre figli, colpita all'altezza del cuore, sarebbe subito stramazzata a terra e a nulla sono valsi i tentativi di rianimarlo da parte dei sanitari del 118 immediatamente giunti sul posto. I Carabinieri di Bronte, arrivati immediatamente sul posto, hanno interrogato i testimoni, ricostruendo quanto accaduto. Dopo un lungo interrogatorio, l'anziano ha confessato l'omicidio e per lui, fino a quel momento incensurato, si sono aperte le porte del carcere di Catania Piazza Lanza. Disposta l'autopsia sul corpo della vittima che, nel 2009, era già scampata ad un agguato mentre si trovava a Maletto in compagnia di un noto pregiudicato mafioso di Bronte. Sul posto sono stati rinvenuti e sequestrati l'arma del delitto ed altri elementi ritenuti utili. Le indagini dei Carabinieri di Randazzo, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Catania, proseguono per accertare l'esatta dinamica dei fatti ed eventuali complicità.