28 marzo 2024
Aggiornato 12:30
Per salvaguardare il principio dell'autogoverno

Giustizia, ANM: Nomine direttive, CSM applichi il rigore

Il Segretario dell'Associazione nazionale magistrati Maurizio Carbone: «Servono tutte le informazioni per valutare candidati. Bene Schifani, su responsabilità riforma condivisa»

ROMA - «Per salvaguardare il principio dell'autogoverno l'Anm pone la massima attenzione al rigore che il Csm deve applicare nella valutazione delle professionalità». Lo ha detto il segretario dell'Associazione nazionale magistrati Maurizio Carbone, commentando la vicenda della nomina decisa ieri dal Csm del nuovo procuratore della Repubblica di Napoli. La scelta è caduta su Giovanni Colangelo dopo che a palazzo dei Marescialli erano arrivate le carte di una inchiesta in corso a Palermo nella quale sarebbe incappato Paolo Mancuso, uno dei candidati a quella poltrona.
Proprio su questo punto si era aperta una velata polemica nel plenum del Csm, perché il consigliere di Area Nello Nappi aveva lamentato una certo arbitrio da parte degli uffici giudiziari nel flusso di informazioni verso il Consiglio. «C'è un problema delle fonti informative», ha riconosciuto Carbone, parlando a margine dell'incontro dei vertici del sindacato delle toghe con il presidente del Senato Renato Schifani. Pur non volendo entrare nel merito di quanto accaduto ieri al Csm, Carbone ha osservato che per valutare i candidati agli uffici direttivi «l'organo di autogoverno deve essere messo in grado di conoscere tutti gli elementi necessari».

ANM: Bene Schifani, su responsabilità riforma condivisa - «L' Associazione nazionale magistrati è stata ricevuta oggi dal presidente del Senato Renato Schifani». Lo riferisce un comunicato del sindacato delle toghe.
«Nel corso dell'incontro - precisa la nota - i rappresentanti dell'Anm hanno ribadito la forte preoccupazione per i contenuti delle proposte in materia di responsabilità civile dei magistrati che mettono a rischio l'autonomia e l'indipendenza della magistratura. Hanno affrontato, inoltre, i principali temi in discussione per il recupero di efficienza del sistema giustizia, anche nella prospettiva di un impiego razionale delle risorse. A questo proposito, l'Anm ha sottolineato, anche in questa sede, l'urgenza di provvedere al reperimento dei fondi per l'assunzione dei 325 magistrati vincitori di concorso».
«L'Anm esprime vivo apprezzamento - conclude il comunicato - per la disponibilità e l'impegno manifestati dal presidente del Senato ad adoperarsi affinché si arrivi a una riforma condivisa sulla responsabilità civile dei magistrati e per la sensibilità dimostrata riguardo alle altre tematiche della giustizia».