20 aprile 2024
Aggiornato 02:00
e-commerce

Amazon può consegnare i pacchi nel bagagliaio delle nostre auto

Con pochi tap sullo schermo di uno smartphone, il corriere può sbloccare l'auto e rilasciare la scatola all'interno del bagagliaio

Amazon può consegnare i pacchi nel bagagliaio delle nostre auto
Amazon può consegnare i pacchi nel bagagliaio delle nostre auto Foto: Shutterstock

MILANO - I pacchetti di Amazon vengono consegnati praticamente ovunque. Verande anteriori? Naturalmente. Cabine ufficio? Naturalmente. All'interno di case chiuse a chiave? Sì, anche questo. Ora potete aggiungere un nuovo luogo a questa lista: il bagagliaio della vostra automobile. A partire da questa settimana, le persone in decine di città negli Stati Uniti, 37 per la precisione, possono scegliere una nuova opzione per la consegna e vedersi la merce ordinata online direttamente all’interno della loro auto, a condizione che il loro veicolo abbia la tecnologia adeguata. Con pochi tap sullo schermo di uno smartphone, il corriere può sbloccare l'auto e rilasciare la scatola all'interno del bagagliaio o sul sedile posteriore.

Per il momento l’opzione sarà offerta gratuitamente ai soli membri del servizio Prime e non sarà a disposizione di tutti gli iscritti, ma solo per chi possiede automobili specifiche come una Volvo o un veicolo della General Motor, modelli Chevrolet, Buick, Cadillac e naturalmente Gm. E’ la tecnologia nuova, applicata a queste auto, ad aver determinato la scelta: tutti sono, infatti, dotati di connessione internet 4G, che permette quindi al fattorino di poter sbloccare l’auto per consegnare il pacco di Amazon. Il nuovo servizio è rivolto a chi non vuole rischiare di far passare il proprio pacco dal portico di casa o non può ricevere un ordine Amazon sul posto di lavoro, magari perché un datore di lavoro non lo permette o perché la mailroom aziendale non è sicura.

Il funzionamento è molto semplice. Il corriere preleva il pacco da consegnare da uno di quei furgoni che spesso vediamo sfrecciare nelle nostre città (ce ne sono sempre di più e contribuiscono all’inquinamento globale, ndr.). Si dirige verso la destinazione di consegna, una bella berlina Volvo S90 ferma in un parcheggio. Dopo aver premuto un paio di pulsanti sull’app, sblocca il bagagliaio, ripone il pacco e richiude l’automobile. Per l’azienda di Jeff Bezos si tratta di una variante di Amazon Key, il servizio lanciato lo scorso anno che permette ai suoi corrieri di sbloccare le porte d’ingresso dei clienti e consegnare i pacchetti all’interno.

Amazon dice che i suoi sistemi permetteranno ai corrieri di sbloccare i veicoli solo una volta per ogni consegna programmata, per impedire l'accesso non autorizzato. Il meccanismo necessiterà di una grande dose di fiducia da parte dei clienti stessi, benché sia molto più sicuro rispetto al servizio di consegna a domicilio, che richiede una serratura connessa a internet e una telecamera di sicurezza per scoraggiare eventuali malintenzionati. «Crediamo nell'offrire ai clienti la possibilità di scegliere - ha dichiarato Rohit Shrivastava, direttore generale di Amazon Key -. Questo prodotto potrebbe non essere adatto a tutti».

I clienti non potranno ottenere consegne in auto se parcheggiano all'interno di garage recintati e sotterranei dove i segnali satellitari spesso non possono penetrare. Il servizio sembra rivolto soprattutto a chi lascia il proprio mezzo nei grandi parcheggi suburbani, facilmente accessibili. I proprietari di auto, che sono spesso scoraggiati dal lasciare oggetti di valore nei loro veicoli, possono giustamente preoccuparsi di ricevere un pacchetto Amazon in questo modo, quando non presenti. Le preoccupazioni, tuttavia, potrebbero non essere legate solo a un finestrino rotto o a un oggetto di valore rubato. In che modo, infatti, Amazon potrebbe utilizzare alcune informazioni relative alle abitudini di vita di un cliente?

Che tipo di auto guidi? Dove è parcheggiata? Che cosa ha nel sedile posteriore? E in che modo Amazon userà questi dati per commercializzare i suoi prodotti, specialmente ora che sta entrando in servizi accessori come l'assicurazione sulla vita e l'assicurazione sanitaria?