19 aprile 2024
Aggiornato 21:30
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Dall’UE wifi pubblico e gratis per i Comuni: come fare domanda

Da oggi, 21 marzo, è possibile - per tutti i Comuni dell’UE - registrarsi al portale ed effettuare la domanda per il wifi

Dall’UE wifi pubblico e gratis per i Comuni: come fare domanda
Dall’UE wifi pubblico e gratis per i Comuni: come fare domanda Foto: Shutterstock

BRUXELLES - E’ stato inaugurato oggi, 21 marzo, il portale WiFi4EU, progetto per il quale la Commissione Europea ha stanziato ben 120 milioni di euro e il cui obiettivo è quello di installare reti wi-fi ad alta velocità in tutti i Paesi membri dell’unione. Reti wi-fi che saranno distribuite in modo omogeneo a 6mila comunità sulla base dell’ordine di arrivo e delle richieste.

Oggi, quelle richieste possono essere effettivamente effettuate. I Comuni di tutta Europa sono invitati a registrare i loro dati sin da ora, in vista del primo invito a presentare progetti che sarà pubblicato a metà maggio, per avere così la possibilità di beneficiare del finanziamento UE per costituire punti di accesso a Internet senza fili gratuiti in spazi pubblici. Con un bacino di 500 milioni di abitanti, dicono dall’UE, l’iniziativa sarà realizzata in modo equilibrato dal punto di vista geografico, in modo che sia i residenti che i visitatori di migliaia di comunità locali in tutta l'UE possano beneficiare di connessioni ad alta velocità, e questo in un numero di comunità locali compreso fra 6000 e 8000 entro il 2020.

Annunciata dal Presidente Juncker nel suo discorso sullo stato dell'Unione del settembre 2016, l'iniziativa WiFi4EU rientra nell'ambiziosa revisione delle norme UE in materia di telecomunicazioni, che comprende nuove misure per rispondere alle crescenti esigenze di connettività dei cittadini europei e per rafforzare la competitività dell'Europa. L'UE ha realizzato rapidamente importanti accordi sull'abolizione delle tariffe di roaming per tutti i viaggiatori nell'UE (dal 15 giugno 2017), sulla portabilità dei contenuti che consentirà ai cittadini europei di utilizzare anche quando viaggiano gli abbonamenti a film, musica, videogiochi o libri elettronici che hanno sottoscritto nel proprio paese (dall'inizio del 2018) e sulla liberazione della banda a 700 MHz per lo sviluppo della tecnologia 5G e di nuovi servizi online.

Il programma WiFi4EU offre ai Comuni buoni per un valore di 15mila euro. I Comuni possono utilizzare i buoni WiFi4EU per acquistare e installare le apparecchiature WiFi (punti di accesso senza fili) in centri di aggregazione pubblica a loro scelta, mentre i costi di manutenzione della rete saranno a loro carico. «Oggi aprendo il portale WiFi4EU compiamo un passo avanti concreto nell'aiutare i Comuni a offrire l'accesso senza fili gratuito a Internet - ha detto Andrus Ansip, Vicepresidente responsabile per il Mercato unico digitale -. Si tratta di un notevole progresso ed esorto il Parlamento europeo e il Consiglio a concludere i lavori sulla proposta relativa al codice delle telecomunicazioni per garantire una connettività ad alta velocità sull'intero territorio dell'UE. Ciò include il coordinamento dello spettro a livello europeo e una forte incentivazione degli investimenti nelle reti ad alta capacità di cui l'Europa ha bisogno».

Come presentare la domanda
Dal 20 marzo è possibile - per tutti i Comuni dell’UE - registrarsi al portale. Seguirà una fase (metà maggio 2018) durante la quale gli stessi potranno presentare la domanda, per un primo lotto di 1000 buoni WiFi4EU (di 15mila euro ciascuno). I buoni saranno distribuiti secondo il principio «primo arrivato, primo servito». Successivamente, garantendo l'equilibrio geografico, la Commissione annuncerà i 1 000 Comuni che beneficeranno di finanziamenti mediante il primo invito. Ciascun paese partecipante riceverà almeno 15 buoni. Nei prossimi due anni, saranno pubblicati altri quattro inviti WiFi4EU. Le reti finanziate mediante WiFi4EU saranno gratuite, senza pubblicità e senza raccolta di dati personali. Il finanziamento riguarderà solo reti che non duplichino offerte esistenti gratuite, pubbliche o private, di qualità analoga nello stesso spazio pubblico.