26 aprile 2024
Aggiornato 00:30
industria 4.0

Non può esserci Industria 4.0 senza una nuova PA

La trasformazione digitale della Pubblica Amministrazione italiana è un tema strategico per ridurre deficit e debito pubblico e ridare competitività ai nostri territori

Non può esserci Industria 4.0 senza una nuova PA
Non può esserci Industria 4.0 senza una nuova PA Foto: Shutterstock

MILANO - L’inefficienza dell’amministrazione pubblica costa oggi al Paese quasi 30 miliardi di euro, circa 2 punti di PIL. In un Paese che si sta avviando alla quarta trasformazione industriale è impensabile che la PA resti ancorata alle lungaggini burocratiche del passato. La sua trasformazione digitale è un tema strategico per ridurre deficit e debito pubblico e ridare competitività ai nostri territori. Non sono ipotizzabili processi di trasformazione digitale del Paese, di sviluppo di Industria 4.0, senza una PA 4.0, capace di essere stimolo ed esempio di questo profondo cambiamento.

Tuttavia, la bassa velocità e la dimensione frammentaria con cui marciano sul territorio i processi di cambiamento disegnano ancora una geografia estremamente discontinua, in cui ad alcune esperienze eccellenti si affianca la maggior parte degli enti che non riescono a fare il salto. E’ fondamentale, quindi, che l’innovazione delle pubbliche amministrazioni passi dall’essere un fatto episodico a divenire un processo sistemico.  

E’ questo lo scenario in cui si inserisce il progetto «Sistema PAese 4.0», progetto frutto della collaborazione fra Confindustria Digitale e il Team per la trasformazione digitale, che ha visto oggi - nel primo giorno della Digital Week di Milano - il suo secondo appuntamento. Un’iniziativa il cui obiettivo è proprio quello di supportare, attraverso una  maggiore collaborazione tra PA e sistema produttivo, la diffusione delle grandi piattaforme digitali previste dal Piano Triennale per l’Informatica nella PA.  «La strada indicata nel Piano Triennale passa per le amministrazioni virtuose - ha detto Diego Piacentini, commissario straordinario all’Agenda digitale -. La prima tappa del Roadshow è stata a Perugia che proprio oggi è migrata in Anpr, primo capoluogo di regione a farlo. La seconda nella cornice della digital week di Milano, Comune da sempre al nostro fianco nella trasformazione digitale». E proprio il Comune Milano è stato uno dei primi a integrare nel proprio sistema il servizio PagoPA, per il pagamento unificato delle tasse. Integrazione che ha visto i pagamenti della TARI aumentare del 43%, soprattuto durante il fine settimana, quando gli sportelli sono chiusi. Un sistema che - quindi - facilita l’ottemperanza dei pagamenti e, dice Piacentini, potrebbe anche contribuire a combattere l’evasione.

Una PA più digitale significa, però, anche maggiori opportunità per le PMI. Dall’Osservatorio Semplificazione di Assolombarda è emerso che nel 2017 la burocrazia rappresenta un costo importante per le imprese, con incidenze che si attestano tra il 2% ed il 4% del fatturato e con pesi più rilevanti al decrescere della dimensione dell’azienda. «Semplificare i rapporti tra impresa e PA vuol dire liberare valore, aumentare la competitività delle aziende e migliorare l’attrattività del territorio - ha detto Fabio Benasso, vicepresidente di Assolombarda -. Una collaborazione più strutturale ed efficace tra soggetti pubblici e le imprese è il presupposto chiave per poter affrontare congiuntamente i temi prioritari. I tal modo si possono co-progettare le soluzioni adeguate per assicurare che le nuove normative e piattaforme digitali - ideate in ottica di digital first - siano di immediata adozione, capaci quindi di abilitare profonde trasformazioni e creare un volano positivo per il Paese. In questo percorso Assolombarda vuole giocare un ruolo centrale facilitando le convergenze e il percorso di cambiamento che dobbiamo affrontare».

Il Roadshow nazionale Sistema PAese 4.0 mira, chiaramente, a rendere possibili queste semplificazioni. Dopo Perugia e Milano, sono in preparazione le prossime tappe in Puglia, Veneto, Trentino, Emilia Romagna, Calabria. «La trasformazione digitale è un processo collaborativo e di esercizio di leadership e nessuna parte ce la può fare da sola - ha detto Elio Catania, presidente di Confindustria Digitale -. Non ce la può fare il sistema delle imprese composto in larga prevalenza di piccole imprese le cui caratteristiche dimensionali non facilitano lo sviluppo di quelle capacità e visioni necessarie per cavalcare in proprio l’innovazione. Non ce la può fare la Pubblica Amministrazione, una macchina complessa che può essere semplificata, interconnessa e resa efficiente solo innestando nuove competenze  progettuali e manageriali. Per la PA 4.0 è necessario lo stesso livello di mobilitazione corale messo in campo per Industria 4.0, attraverso un nuovo impegno di leadership, indirizzato a trovare la massima e più efficiente sinergia tra sistema pubblico e sistema delle imprese».