28 marzo 2024
Aggiornato 10:30
formazione

Competenze, solo uno studente su 3 conosce le tecnologie digitali

In media il 30% degli studenti ha conoscenze teoriche avanzate sul digitale applicato al business, il 16% sa sviluppare software

Competenze, solo uno studente su 3 conosce le tecnologie digitali
Competenze, solo uno studente su 3 conosce le tecnologie digitali Foto: Shutterstock

MILANO – Gli studenti universitari italiani migliorano la loro conoscenza delle nuove tecnologie, ma nel complesso rimane ancora un gap di competenze digitali da colmare. In  media, soltanto il 30%, conosce la definizione corretta di strumenti dell’innovazione digitale applicati al business come «mobile advertising», «cloud», «fatturazione elettronica» o «big data» (erano il 25% due anni fa), mentre ben il 60% non ha mai sentito nominare alcune delle principali aree dell’innovazione digitale, come blockchain, Internet of Things o Industria 4.0. Passando dalla teoria alla pratica il divario diventa più evidente: solo un universitario su cinque (il 21,5%, contro il 18,6% del 2015) mediamente ha un'esperienza concreta nella gestione di progetti digitali: un buon 38% ha già venduto online, il 26,9% gestisce una pagina Facebook, appena l'11,4% ha un canale YouTube e il 9,8% un proprio sito o blog.

Sono alcuni dei risultati della ricerca «Il futuro è oggi: sei pronto?» sulle capacità digitali e la sensibilità imprenditoriale degli studenti universitari italiani, condotta da University2Business, società del Gruppo Digital360, in collaborazione con ENEL Foundation. La ricerca ha coinvolto un campione di 2161 studenti statisticamente significativo dell’intera popolazione degli universitari italiani per approfondirne la preparazione sull’innovazione digitale e sull’imprenditorialità, ha analizzato l’offerta formativa sul tema delle principali Universita' italiane, ha indagato il punto di vista di 251 HR manager delle principali imprese del Paese su competenze digitali e mindset imprenditoriale dei talenti del futuro.

È in deciso miglioramento la competenza nello sviluppo software, la cui importanza è compresa ormai da 4 studenti su 10 con un’incidenza trasversale tra le facoltà: il 16% sa già sviluppare (contro il 10% di due anni fa) e il 29% sta imparando (il 20% nel 2015). Fra gli universitari inizia a manifestarsi un'attitudine al fare impresa: il 27% ha avuto almeno un’idea di business, anche se poi non sa cosa fare concretamente per avviarla. Tuttavia, la maggior parte dei giovani che frequentano gli atenei tende ad avere un’idea ancora conservativa dell’impatto delle tecnologie digitali nel mondo del lavoro: solo il 19% crede che il digitale favorisca lo sviluppo di modelli di business innovativi e discontinui rispetto al passato. Sono complessivamente 2140 gli insegnamenti delle università italiane con contenuti formativi su temi digitali e imprenditoriali: i corsi «digitali» sono particolarmente diffusi nelle facolta' informatiche e scarsi in quelle scientifiche, i corsi «imprenditoriali» sono ben presenti nelle facolta' economiche ma rari in quelle scientifiche e informatiche.

Quest’anno la ricerca ha indagato anche l’offerta formativa sui temi digitali e imprenditoriali delle università italiane, analizzando tra giugno ed ottobre i siti di tutti i principali atenei italiani (ad eccezione di quelli telematici) entrando nel merito di oltre 4200 corsi di laurea di 556 Facolta'. Complessivamente sono 2140 gli insegnamenti con contenuti formativi su temi digitali e imprenditoriali.

Le lacune digitali degli studenti rischiano di ritardarne l’ingresso nel mondo del lavoro. Oltre due imprese su tre considerano le competenze imprenditoriali e digitali requisiti molto importanti per assumere, ma ben il 76% fatica a trovare laureati digitalmente preparati. Allo stesso tempo, però, sono ancora le poche le imprese che investono nello sviluppo di competenze digitali (38%) e imprenditoriali (28%) dei propri dipendenti. Alla richiesta di competenze digitali e imprenditoriali, però, non corrisponde un’adeguata offerta di formazione. Soltanto un HR Manager su quattro ha effettuato una verifica delle competenze presenti in azienda, appena il 38% un piano formativo sul digitale e solo il 28% azioni per migliorare le capacità imprenditoriale del personale. Fra le imprese che hanno impostato piani formativi, il 37,5% ha avviato una ricerca di Digital Champions interni all’azienda che si facciano promotori di una cultura dell’innovazione, il 36,7% ha lanciato campagne di comunicazione e sensibilizzazione interna, il 25,9% ha offerto workshop sull’innovazione digitale, il 17,8% ha organizzato hackathon aziendali, il 17,1% ha promosso contest aperti ai dipendenti, il 14,3% ha predisposto percorsi formativi strutturati, mentre il resto ha offerto corsi di formazione spot (8,8%) e formazione online (8,4%).