24 aprile 2024
Aggiornato 11:00
criptomonete

Bitcoin, i paesi che fanno più ricerche (ci sono sorprese)

Un po' di analisi sulle ricerche fatte su Bitcoin, confronti e Paesi emergenti che stanno puntando tutto sulle monete virtuali

Bitcoin e ricerche
Bitcoin e ricerche Foto: Shutterstock

MILANO - Nel momento in cui parliamo il valore di bitcoin ha superato di poco i 9740 dollari (i dati sono del sito www.investing.com) ed è straordinario osservare dal grafico in tempo reale come il suo valore possa variare anche nell’arco di pochissimi minuti. Un fenomeno, quello delle criptovalute, che sta dilagando nel mondo come un’epidemia, contagiando non solo coloro che da sempre sono più propensi al rischio, ma anche le nuove generazioni che s’intendono di digitale, indistintamente. Le fluttuazioni del suo valore, in effetti, sono davvero attraenti. In 10 minuti il suo valore (mentre stiamo scrivendo) è passato da 9740 dollari a 9770 per passare poi a 9745 e 9730 dollari.

L’interesse per il bitcoin (blu nel grafico), in particolare, si evince dalle ricerche effettuate su Google in questi ultimi mesi, sempre più crescente a partire dalla scorsa primavera, momento in cui è schizzato, in generale, l’interesse per le criptovalute (e gli strumenti a esse collegate, come le Initial Coin Offer). Negli ultimi mesi le ricerche su bitcoin hanno addirittura superato quelle relative a «Jesus» (rosso nel grafico), uno dei termini più universali. In questo momento hanno addirittura oltrepassato le ricerche relative al termine «Trump» (giallo nel grafico), 45° presidente degli Stati Uniti d’America e una delle parole più cercate su Google nel 2016, a livello mondiale.

Interessante notare le aree dove vengono effettuate le maggiori ricerche nel mondo. Malgrado i numerosi fatti che collegano la Russia a Donald Trump, e la recente intenzione della banca centrale russa di vietare la circolazione della moneta virtuale, nella nazione le ricerche su bitcoin superano di 3 punti quelle relative a Donald Trump.

Restringendo le ricerche alla sola parola Bitcoin, abbiamo delle sorprese. I Paesi che fanno maggiori ricerche sulla valuta virtuale si trovano in Africa e sono Nigeria, Sudafrica (rispettivamente al 1° e 2° posto) e Ghana (al 4° posto). Ma cosa sta succedendo davvero in questi Paesi? Oggi è noto che il continente africano è il campione della telefonia mobile. Cisco lo conferma nell'ultimo rapporto: l'Africa ha registrato una crescita del 96% nel traffico dati mobile nel 2016, il più alto del mondo, rispetto al 52% dell'Europa occidentale. E' scommettendo su questa dinamica che gli innovatori dell'Africa orientale stanno già riuscendo a soppiantare il sistema bancario centralizzato proveniente dall'Occidente, da cui è esclusa gran parte della popolazione.

Ad esempio, il successo travolgente del servizio di trasferimento di denaro M-Pesa, creato nel 2007 dall'operatore di telefonia mobile keniota Safaricom: 26 milioni di kenioti lo utilizzano nel maggio 2017 su una popolazione totale di circa 49 milioni di abitanti, ovvero più della metà del paese. Questa evoluzione dell' economia keniota dà al suo popolo l'opportunità di avere accesso agli stessi servizi di quelli integrati nel sistema bancario globale attraverso i loro telefoni cellulari.

In Nigeria il bitcoin potrebbe democratizzare l’accesso ai servizi bancari, al momento completamente centralizzati nella CBN (Central Bank Nigeria) e dai quali il 46% della popolazione rimane esclusa. Tim Akindo e Deji Adewunmi (due nigeriani di 25 e 27 anni) hanno lanciato il 15 ottobre Tantalo, una piattaforma online per comprare e vendere bitcoin molto facilmente. Occorrono solo un telefono e una connessione di rete. «La popolazione africana non ha la fortuna di essere integrata nel sistema bancario e finanziario globale. Spetta a noi africani creare questa opportunità», hanno detto i due giovani in un’intervista.

In questo momento il valore di bitcoin è salito a 9845 dollari ed è trascorsa poco più di mezz’ora da quando abbiamo cominciato a scrivere.