29 marzo 2024
Aggiornato 16:30
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Equity crowdfunding, Tip Ventures raccoglie 300K e cambia nome (con 200 Crowd)

Tip Ventures chiude un round di investimento pari a 300mila euro, grazie a una cordata di business angels e investitori privati

Equity crowdfunding, Tip Ventures raccoglie 300K e cambia nome (con 200 Crowd)
Equity crowdfunding, Tip Ventures raccoglie 300K e cambia nome (con 200 Crowd) Foto: Shutterstock

BRESCIA - Era il 18 agosto del 2016 - oltre un anno fa - quando feci la mia prima intervista a Matteo Masserdotti, CEO di Tip Ventures (oggi Two Hundred), affacciandomi completamente al mondo dell’equity crowdfunding. Un po’ come stava facendo anche l’Italia, dopotutto. Quell’Italia di startup che - timidamente - cominciava a guardare alle nuove forme di finanziamento, cercando un’alternativa al consolidato prestito bancario, «per crescere più velocemente». Nonostante le prime titubanze da parte delle startup, Matteo era fermo nel dire che «il mercato dell’equity crowdfunding crescerà esponenzialmente nell’arco di 3-4 anni». E non si è sbagliato. Il 2017 chiuderà, molto probabilmente, con 10 milioni di euro raccolti (erano 4,3 milioni nel 2016).

Ma la notizia di oggi non è sull’equity crowdfundig (di cui attendiamo i dati ufficiali per fine anno), ma su Tip Venture. O forse è meglio dire, da oggi in poi, di 200 Crowd. Il portale ha, infatti, appena chiuso un round di investimento pari a 300mila euro, grazie a una cordata di business angels e investitori privati che hanno abbracciato la visione, il modello di business e la professionalità di tutto il team, oggi formato da 9 persone. Una piattaforma che, rispetto al 2016, ha aumentato del 350% il numero di investitori attivi con oltre 1,5 milioni di raccolta. Ed è ha deciso di cambiare brand: Two Hundred?? Crowd, appunto.

Two Hundred lancia inoltre oggi un nuovo strumento di vetting (approvazione) delle campagne. La due diligence sulle aziende (lato business, finance e accounting) proposte dal portale viene effettuata garantendo massima trasparenza e velocità, con un algoritmo qualitativo e quantitativo proprietario volto a vagliare gli aspetti di business, manageriali e finanziari di tutte le startup che si candideranno alla ricerca di capitali sul portale.

«Il nuovo brand è nato scherzando con il team - racconta Matteo, ora CEO di Two Hundred Crowd -. Avevamo dei problemi lato server e così abbiamo detto «Dobbiamo chiamarci 200, come la risposta del server quando è tutto ok«». Con il nuovo brand Matteo e il suo team punteranno ad affermare il loro posizionamento all’interno dell’ecosistema, favorendo l’incontro di investitori e aziende non quotate.

I capitali raccolti verranno investiti nel rilascio di nuove funzionalità e verticali d’investimento, con la finalità di migliorare l’esperienza d’investimento e continuare l’espansione e la crescita della community di investitori che ad oggi ha creduto nel nostro lavoro.

«I portali di crowdfunding e le altre startup della finanza alternativa (lending, invoice trading, ecc) si troveranno nel 2017 di fronte ad una svolta, restare competitivi in un mercato che inizia ad essere presidiato», mi aveva detto Matteo un anno fa, promettendo di avere in serbo alcune sorprese per questo 2017. E anche questa volta, ha avuto ragione.