25 aprile 2024
Aggiornato 23:30
ministero sviluppo economico

Smart&Start Italia, nuovi incentivi per le startup: ecco cosa cambia

Gestito da Invitalia, Smart&Start è diretto a finanziare la nascita di startup innovative e i programmi di investimento. Il Mise ha introdotto alcune novità

Smart&Start Italia, nuovi incentivi per le startup: ecco cosa cambia
Smart&Start Italia, nuovi incentivi per le startup: ecco cosa cambia Foto: Shutterstock

ROMA - Nuove modalità di rendicontazione, ampliamento della platea dei destinatari, finanziamento per le attività di marketing e marchi e proroga per l’iscrizione al registro speciale delle imprese. Sono queste alcune delle novità introdotte dal Decreto Mise del 9 agosto 2017, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, che introduce importanti modifiche agli incentivi Smart&Start Italia, gestiti da Invitalia a sostegno delle startup innovative.

Cos’è Smart&Start Italia
Gestito da Invitalia, Smart&Start è diretto a finanziare la nascita di startup innovative e i programmi di investimento effettuati da nuove imprese digitali o ad alto contenuto tecnologico. Secondo quanto registrato da Invitalia, Smart&Start, ha finanziato (dal 2013) ben 788 startup a fronte di 252 milioni di investimenti e 238 milioni di agevolazioni concesse. Il progetto governativo, che ha raccolto la scorsa primavera ben 95 milioni dal Mise, finanzia programmi di spesa tra i 100mila e 1,5 milioni di euro.

Cosa cambia
Il Decreto semplifica il precedente DM del 24 settembre 2014 e, in accordo con la più recente normativa sulle startup innovative, va incontro alle esigenze espresse dalle imprese, sia in termini di liquidità, sia ammettendo al finanziamento spese divenute ormai strategiche per una startup innovativa, sia favorendo i diritti di proprietà industriale. In particolare le novità più importanti sono le seguenti:

- possono accedere alle agevolazioni anche le società costituite da non più di 60 mesi;

- sono ammissibili al finanziamento gli investimenti per marketing e web marketing;

- sono finanziabili anche i marchi (oltre ai brevetti e alle licenze);

- è introdotta un’ulteriore modalità di rendicontazione su presentazione di fatture non quietanzatele (purché nell’arco di 45 giorni dall’accreditamento delle somme da parte di Invitalia venga dimostrato l’avvenuto pagamento). La richiesta di erogazione del saldo, ovvero la richiesta di erogazione delle agevolazioni in un’unica soluzione, deve essere presentata unitamente alla documentazione di spesa consistente nelle fatture d’acquisto e nelle relative attestazioni di avvenuto pagamento.

- per i team di persone, l’iscrizione al Registro speciale delle startup innovative non deve essere dimostrata alla firma del contratto, ma è posticipata alla prima richiesta di erogazione delle agevolazioni.