29 marzo 2024
Aggiornato 05:30
fintech

Come Satispay (ora con Trenord) sta rendendo i mobile payments davvero 'comuni'

Accordo tra Satispay e Trenord, l'azienda di trasporti lombarda. Ora il biglietto del treno si paga anche con lo smartphone. Prossima tappa, PagoPA

Come Satispay (ora con Trenord) sta rendendo i mobile payments davvero 'comune'
Come Satispay (ora con Trenord) sta rendendo i mobile payments davvero 'comune' Foto: Shutterstock

MILANO - Trenord è solo l’ultimo di una serie di partners che hanno deciso di abbracciare la tecnologia mobile payments offerta da Satispay, la giovane impresa italiana che sta contribuendo a rivoluzionare il settore dei pagamenti elettronici grazie a un sistema mobile payment indipendente e alternativo ai circuiti tradizionali. Ora, anche il biglietto del treno potrà essere pagato tramite lo smartphone. Almeno per le tratte compiute tra Trenord, l’azienda dei trasporti lombarda, che - a quanto pare - avrebbe un’alta percentuale di utenti sulla quarantina, adepti di servizi digitali e che - seppur in misura ancora ridotta - sul treno fa anche acquisti online, prima di tornare a casa la sera.

Con Satispay paghi anche il treno
La procedura è molto semplice. Una volta scaricata e attivata l'app Satispay sul proprio smartphone, basta scegliere dal sito o dall'app Trenord la tratta desiderata o l'abbonamento da rinnovare e procedere con il pagamento selezionando l'opzione "Satispay». L'acquisto si concluderà digitando il proprio numero di telefono. Insomma, quasi l’utente non si accorgerà di aver pagato il servizio.

Il mobile payments diventa mainstream
Solo l’ultimo degli accordi siglati da Satispay che ora annuncia di voler entrare nell’ingarbugliato mondo della Pubblica Amministrazione e attivare il suo servizio di pagamento dallo smartphone anche con PagoPA, la piattaforma unica per pagare tasse, multe, bollette o rette scolastiche. «La semplificazione del rapporto di comunicazione con la Pubblica Amministrazione, nell’arco di 5 o 10 anni, potrà portare l’intera popolazione a usare i pagamenti digitali per pagare praticamente tutto, dalle tasse alle multe, con il costante e simultaneo abbandono del contante», ci aveva detto Andrea Allara, Business Development di Satispay. Solo l’ultimo, dicevamo, dopo essere entrata a spron battuto nelle abitudini di rito dei consumatori, quelle della spesa al supermercato. Satispay ha recentemente stretto accordi anche con Esselunga e Coop, alle cui casse, oggi, si può pagare con lo smartphone (nei market Coop è attiva solo in Lombardia e in Linguria, per il momento). La sfida è ambiziosa: spingere gli utenti a rendere sempre più abituale l’utilizzo di sistemi di pagamento digitali, nell’ottica di realizzare un vero e proprio smart retail.

Italiani pronti?
I cittadini italiani sono pronti? A quanto pare sì, almeno secondo i dati emersi dall’ultimo Osservatorio Mobile Payment & Commerce della School of Management del Politecnico di Milano. Nel 2016, anche grazie ad alcuni interventi legislativi a livello europeo e nazionale, il mobile remote payment ha raggiunto la cifra di oltre 600 milioni di euro, aumentando la quota di mercato di un +61% rispetto all’anno precedente. Sono raddoppiati i pagamenti da cellulare legati ai trasporti come i biglietti del bus, pagamento delle soste, taxi e car/bike sharing, che raggiungono i 90 milioni di euro segnalando una crescita del 97%. In particolare, grazie allo sviluppo e diffusione dell’offerta di questi nuovi servizi, nel 2016 sono stati acquistati oltre 8 milioni di biglietti, pagate quasi 7 milioni di soste e oltre 10 milioni di corse di car sharing attraverso metodi di pagamento digitali.

Dove stiamo andando
Uno dei settori più interessanti è sicuramente quello della biometria. L’attivazione dei pagamenti può essere abilitata da varie tecnologie biometriche quali lettura dell’iride, lettura dell’impronta digitale, riconoscimento facciale, e lo smartphone può diventare un valido strumento di riconoscimento. Nel 2016 Mastercard ha sperimentato il selfie payment con riconoscimento facciale tramite la videocamera del cellulare o del PC; dal 2014 Apple Pay utilizza l’impronta digitale sostitutiva del PIN per confermare il pagamento tramite mobile; Alipay sta sperimentando anch’essa il riconoscimento facciale per il pagamento di alcuni servizi all’interno delle sue sedi. Ma non solo. Grande attenzione, in questo periodo, è rivolta alle crepo monete. Le monete virtuali possono aprire nuove opportunità grazie alle tecnologie blockchain che possono garantire tracciabilità, trasparenza e immutabilità delle transazioni.