Apple, aumenta il costo delle applicazioni iOS
Si partirà da 1,09 euro. Cupertino ha giustificato la decisione con un'adeguamento del tasso di cambio dollaro-euro. Un cambiamento che diverrà effettivo a partire da inizio maggio 2017

TORINO - Quando pensiamo al mercato delle app, solitamente, viene naturale associare ad esso il concetto di gratuità o di spesa davvero davvero esigua, per intenderci al di sotto di un euro. Il mercato, proprio perché risponde a regole economiche, non può prescindere dai soldi. Ed ecco che dai prossimi giorni le app di Apple subiranno una leggera variazione di prezzo, per essere precisi un aumento di 10 centesimi. L’app più economica costerà quindi 1,09 euro.
Il costo delle app aumenta di 10 centesimi
La decisione maturata da Cupertino fa riferimento a tutti i Paesi della zona Euro, nonché al Messico ed alla Danimarca. Si tratta del terzo aumento di prezzo, da quando il mercato delle app si è sviluppato nel 2012. Inizialmente si era partiti con 0,79 euro, poi 0,89 e quindi 0,99 euro. Le ragioni che stanno dietro la decisione di Apple sono da ricavarsi in merito all’adeguamento dei prezzi in luogo del tasso di cambio euro-dollaro. Un cambiamento che diverrà effettivo a partire da inizio maggio 2017. Restano salvi gli abbonamenti pregreressi, i cui utenti non vedranno quindi una variazione di prezzo.
Saremo disposte a spendere?
La decisione non passerà sicuramente inosservata ai consumatori. E’ vero che si tratta di un aumento di prezzo piuttosto sensibile ed esiguo, ma quando facciamo riferimento al mondo delle app, consideriamo il suo mercato - appunto - legato a concetti di gratuità. Di fatto, secondo le statistiche e le valutazioni fatte dagli esperti, la clientela non è disposta a spendere un solo centesimo in più per l’acquisto delle sue app. Lo si è anche visto in Gran Bretagna, dove reazioni negative dovute ad un aumento del 20% dei prezzi causa Brexit hanno generato un diffuso malcontento tra gli utenti, anche nel mercato delle app.
Taglio alle provvigioni
Le novità di Apple, tuttavia, non si esauriscono alla sola sfera dei consumatori. Ora anche tutti blog e i siti che promuovono app o contenuti presenti su Apple Store vedranno un taglio drastico alle provvigioni. Se prima Apple assicurava loro provvigioni del 7% sui ricavi dalla vendita di questi prodotti, ora la percentuale si riduce drasticamente al 2,5%, che per i partner della Mela significa perdere fino al 64% delle commissioni. Apple ha assicurato che la novità riguarda solo le app e che le provvigioni su libri digitali, musica e film rimarranno invariate. La stessa cosa vale per l’iscrizione ad Apple Music, che consente di ottenere una commissione del 50% a quei portali che attraverso link diretto portano un utente a iscriversi entro 30 giorni dal click.