Addio password, il Mac di Apple si sblocca con le impronte digitali
Non ci sono ancora conferme ufficiali, ma Apple starebbe per introdurre su Mac una funzione che prevede lo sblocca tramite iPhone in modalità Bluetooth

ROMA - Password addio, il futuro dell’autenticazione utente è nelle impronte digitali, secondo Apple e non solo. I codici che spesso dimentichiamo o che siamo soliti cambiare abitualmente per evitare attacchi hacker finiranno nel dimenticatoio molto presto: lo stanno già facendo nel campo fintech dove i futuri metodi di pagamento non prevedono neppure più le carte di credito, ma si fondano sullo smartphone o su oggetti di uso comune a cui applicare dei device per le transazioni. E le password saranno sostituite (e in qualche modo già lo sono) dalle impronte digitali.
Sbloccare Mac con impronte digitali
Dopo l’iPhone sarà il Mac il prossimo dispositivo ad essere contagiato dalle impronte digitali. Niente password: secondo il sito Macrumors gli ingegneri Apple starebbero lavorando a una funzione di sblocco automatico che consentirà di accedere a un Mac tramite un iPhone, evitando la digitazione della parola-chiave sulla tastiera del computer. Il sistema dovrebbe appoggiarsi quindi al lettore d’impronte Touch ID che si collega tramite Bluetooth all’iPhone e in contemporanea permette l’autenticazione utente del Mac da smartphone. La nuova funzione potrebbe essere installata sulla nuova versione di MacOs anche se Cupertino non ha dato alcuna conferma in merito. La possibilità di utilizzare il sensore TouchID di iPhone su Mac potrebbe essere sfruttata non soltanto per accedere al sistema in maniera rapida, ma anche per gestire le funzioni di Apple Pay tramite browser e per portare a termine gli acquisti effettuati tramite Siri su Mac (altre funzioni candidate all'integrazione con la nuova major release di OS X).
I vantaggi delle impronte digitali
Del resto lo sblocco del Mac con sistemi alternativi alla password è già previsto dall’app Knock che consente di sbloccare il pc appunto utilizzando l’Apple. E’ chiaro che sviluppare un software interno, direttamente in casa Cupertino, risulterebbe decisamente più vantaggioso, soprattutto perché rafforzerebbe ulteriormente il legame tra i dispositivi Apple. In secondo luogo questa soluzione permetterebbe alla Mela di raggiungere gran parte dei Mac esistenti rapidamente, in quanto la tecnologia non implica la presenza di un sensore per il riconoscimento dell'impronta a bordo del computer.
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