WhatsApp, smetterà di funzionare su questi telefoni
WhatsApp smetterà di funzionare su alcuni cellulari obsoleti per permettere agli sviluppatori di continuare a progredire con le funzionalità dell'app. Ecco quali

ROMA - Avevamo già parlato della possibilità che WhatsApp sparisse completamente da alcuni smartphone cosiddetti obsoleti, ma ora la notizia è più che mai ufficiale. Entro la fine di quest’anno, l’app di messaggistica online che sta praticamente diventando un impero con oltre 1 miliardo di utenti attivi, non sarà più utilizzabile su alcuni device.
WhatsApp non funziona su questi cellulari
Il messaggio arriva direttamente ad blog ufficiale ed è un invito a chi possiede degli smartphone «dell’anteguerra» a rinnovarsi e optare per dispositivi più all’avanguardia. Tra gli smartphone sui quali WhatsApp non potrà più funzionare troviamo:
- quasi tutti i BlackBerry incluso il sistema operativo BlackBerry 10; fatto salvo per gli smartphone dell’azienda con sistema operativo Android di ultima generazione;
- i telefoni di Nokia con sistema operativo S40 e Symbian S60;
- tutti gli smartphone con sistema operativo Windows Phone 7.1;
- tutti gli smartphone sui quali è ancora installato Android 2.1 e 2.2;
Questi dispositivi, come comunicato da WhatsApp stessa, non forniscono più le basi per poter continuare a sviluppare e introdurre nuove funzioni sull’applicazione.
L’evoluzione degli smartphone
E’ chiaro che da quando l’applicazione è stata lanciata nel 2009 l’utilizzo che le persone facevano dei dispositivi mobili era molto diverso dai giorni nostri: il 70% degli smartphone venduti allora aveva sistemi operativi offerti da BlackBerry e Nokia. Oggi, invece, i sistemi di Google, Apple e Microsoft (installati su meno del 25% dei dispositivi venduti sei anni fa) rappresentano il 99,5% del mercato. Il team di WhatsApp ha quindi deciso di concentrarsi sugli smartphone maggiormente utilizzati dagli utenti e aumentare pertanto la loro «prole» nel tentativo di superare il miliardo di utenti annunciato qualche mese fa. I sei dispositivi sopraelencati «non offrono il tipo di funzionalità di cui abbiamo bisogno per espandere le caratteristiche dell'applicazione in futuro».
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