29 marzo 2024
Aggiornato 12:00
Covid-19

Giovanni Toti: «Non moriremo di coronavirus ma di burocrazia»

Il Presidente della Regione Liguria: «Ricadute su ospedali non sono paragonabili a quelle del passato. Mi sembra impossibile pensare di non riaprire la scuola»

Il Presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti
Il Presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti Foto: ANSA

GENOVA - «Le ricadute sugli ospedali dell'attuale ondata non sono neppure vagamente paragonabili a quelle del passato. Ma ciò che non viene bloccato dal coronavirus rischia di essere fermato da una lunga serie di regole. La responsabilità è delle mediazioni politiche e della rigidità di un Cts che talvolta finge di non capire che il meglio è nemico del bene». Lo sostiene in un'intervista a Repubblica il presidente della Liguria Giovanni Toti.

Toti pur critico su molti aspetti delle strategie messe in campo dal governo contro la pandemia, si distingue da altri governatori sul tema della riapertura delle scuole: «Mi sembra impossibile pensare di non riaprire la scuola, un'istituzione fondamentale del Paese, e tenere accessibile tutto il resto: campi di calcetto, palestre, pizzerie e stadi. Diamoci un ordine di priorità. Siamo in un Paese totalmente aperto».

Secondo Toti molto non funziona nel protocollo della scuola: «Trasformeremo gli insegnanti e i presidi in dei cassazionisti. Le regole da seguire sono troppo complicate. Se vogliamo aprire il Paese dobbiamo considerare il Covid come una malattia che circola e quindi bisogna smettere di seguire gli asintomatici e dedicarci solo ai sintomatici».

Il governatore della Liguria non si dice dunque particolarmente preoccupato da questa nuova ondata. «Non moriremo di Covid ma del mare di regole, che in gran parte tra l'altro non sono applicate. Le norme sul coronavirus sono come il sistema fiscale italiano. Forse è il più equo ma è così complicato che non si applica e non si controlla. Così la gente evade».

«Liguria resta in zona gialla»

«La Liguria si conferma in zona gialla». Lo annuncia il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti."Nonostante la grande circolazione del virus di questi giorni - aggiunge Toti - grazie alla gigantesca campagna vaccinale e all'enorme sforzo di tutti gli operatori sanitari, il sistema ligure sta dando prova di reggere all'urto del Covid: siamo in una situazione comunque complessa vista la grande circolazione del virus. La speranza è che con le disposizioni governative in vigore da lunedì e con l'introduzione dell'obbligo vaccinale per gli over50 si inverta la tendenza».

«Il Decreto Natale - prosegue Toti - prevede con una serie di restrizioni per i non vaccinati: si tratta di misure necessarie, vista appunto l'elevata incidenza e il fatto che le persone non vaccinate, se contagiate, sono più a rischio di ospedalizzazioni con conseguenze anche molto gravi. I numeri delle terapie intensive sono inequivocabili: dei 40 posti letto occupati oggi, 28 sono di persone non vaccinate, mentre nella maggior parte dei casi di persone vaccinate si tratta di soggetti con comorbidità. Per coloro che con senso di responsabilità verso sé stessi e gli altri si sono vaccinati non cambierà sostanzialmente nulla: l'obiettivo è evitare al Paese nuove chiusure che il sistema non potrebbe sopportare, oltre ovviamente a ridurre ospedalizzazioni e decessi».

«Nei primi giorni dell'anno, anche in conseguenza delle nuove disposizioni del Governo, in Liguria si è registrata una notevole crescita delle prime dosi somministrate - aggiunge Toti - : dal 1° al 6 gennaio sono state in totale più di 6mila, con punte di oltre 2mila il 4 gennaio scorso. Numeri ben più incoraggianti di quelli registrati negli ultimi giorni di dicembre, quando la media si aggirava attorno alle 500 prime dosi al giorno. Buoni anche i dati relativi alle dosi booster somministrate dal 1° al 6 gennaio: sono quasi 40mila (39.930) Oggi sfioriamo il 70% di copertura degli over 80 con la dose booster. Nelle ultime 24 ore sono stati somministrate 7.760 dosi di vaccino, un numero importante tenendo conto della giornata festiva di ieri».

Per quanto riguarda la fascia tra i 5 e gli 11 anni, sono 18.211 le prenotazioni e oltre 7800 le dosi di vaccino somministrate. Su questo fronte, da lunedì 10 gennaio all'ospedale Gaslini di Genova sarà attiva una linea vaccinale per tutti i bambini, che si andrà ad affiancare al percorso di vaccinazione dei bambini allergici a medio ed alto rischio e «ultrafragili», già operativo.

«Voglio ringraziare l'Istituto Gaslini - aggiunge Toti - che dall'inizio della pandemia sta svolgendo un ruolo fondamentale di hub regionale in relazione alla fascia pediatrica e che mette le sue professionalità a disposizione anche in questa fase complessa, in vista della riapertura delle scuole, per mettere in sicurezza anche i bambini con la vaccinazione. Lo sforzo che il nostro sistema sanitario sta affrontando è titanico ed è per questo che voglio ringraziare tutti i professionisti, impegnati in prima linea anche durante le festività natalizie».