Dai giovani ai giovani: inaugurato il "Muro della Memoria", per i ragazzi vittime della mafia.
Iniziativa per promuovere scuola più inclusiva. "Mai guardare dall'altra parte" invita il presidente onorario dell'associazione Libera, Gian Carlo Caselli. L'opera è stata realizzata da 400 studenti di elementari e medie delle scuole di Genova
GENOVA - Quattrocento studenti delle scuole elementari e medie hanno partecipato all'inaugurazione e soprattutto alla realizzazione del 'Muro della Memoria', dedicato alle giovani vittime della mafia.
DOVE - L'opera è stata realizzata sul muro divisorio alla foce del rio San Pietro, in fascia di Rispetto di Prà, con un'iniziativa promossa dall'associazione Libera con la partecipazione del presidente onorario di Libera Gian Carlo Caselli. «Una giornata come questa riempie il cuore - ha detto Caselli - I ragazzi sono stati commoventi».
DUE ANNI SCOLASTICI - Il referente regionale di Libera Stefano Busi ha precisato che il percorso del progetto è durato quasi due anni scolastici e che «i ragazzi hanno scelto di realizzare il muro per le vittime di mafia minorenni a Prà proprio in un'area riconquistata dalla città».
I PALLONCINI - Le 31 formelle in ceramica, con la forma di tanti palloncini, sono state realizzate con le indicazioni dei ragazzi e hanno nome, cognome, età della vittima e un pensiero degli studenti. All'incontro era presente anche l'assessore alle Pari opportunità del Comune di Genova Arianna Viscogliosi.
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