Alluvione 2011, tassativo correggere l'errore nelle condanne!
Il procuratore generale Luigi Cavadini Lenuzza, così come i legali degli imputati e delle parti civili sono però in accordo sostenendo che "Non è così che si corregge la sentenza!"
GENOVA - I giudici della corte d'appello di Genova si sono riservati di decidere in merito alla correzione dell'errore nel dispositivo della sentenza di secondo grado per i fatti dell'alluvione del novembre 2011, in cui persero la vita quattro donne e due bambine.
LO SCAMBIO - I magistrati, nella sentenza con cui avevano confermato la condanna a cinque anni per l'ex sindaco Marta Vincenzi, avevano scambiato i capi di imputazione e avevano calcolato al ribasso le pene per l'ex assessore Francesco Scidone (difeso dall'avvocato Testasecca) e per il dirigente comunale Gianfranco Delponte (avvocato Romano Raimondo).
PROCEDURA SCORRETTA - Era stata così fissata l'udienza per correggere l'errore e raddoppiare la condanna. Lo stesso procuratore generale Luigi Cavadini Lenuzza ha però detto, nella sua discussione, che la procedura adottata dalla corte non sarebbe quella corretta. Stesse conclusioni per i legali degli imputati e delle parti civili.
CONDANNE - Oltre all'ex sindaco condannati anche Scidone a 2 anni e 10 mesi (quattro anni e nove mesi in primo grado), a 2 anni e nove mesi Delponte (che in primo grado aveva avuto quattro anni e cinque mesi), a 4 anni e 4 mesi Pierpaolo Cha (un anno e quattro mesi in primo grado) e 2 anni e 10 mesi a Sandro Gambelli (un anno in primo grado). Otto mesi invece per l'ex coordinatore dei volontari della Protezione Civile, Roberto Gabutti, assolto in primo grado.
LE VERE INTENZIONI - La prima stesura del pronunciamento all'appello aveva sensibilmente ridotto la condanna per Scidone e Delponte, portata a poco più di due anni, ma in realtà l’intento dei giudici era l’esatto contrario, volevano infatti portare entrambe le condanne sopra i quattro anni.
ACCUSE - Omicidio e disastro colposo e falso per il verbale dell'esondazione taroccato. Sono stati assolti per il reato di calunnia. Roberto Gabutti era stato accusato 'solo' per falso e calunnia.