Incubo sulla funicolare: uomo aggredisce ragazzina di 17 anni
Trentateenne di origini nigeriane, era ubriaco e ha immobilizzato la ragazza. Arrestato dalla Polizia. Per la Lega: "Ci vorrebbe la castrazione chimica"
GENOVA - Ha aggredito una ragazzina di 17 anni, che stava tornando a casa col fidanzatino, mentre erano a bordo della funicolare che dalla Zecca porta a Righi, ma grazie all'intervento del giovane e di un altro passeggero è stato fermato. La Polizia ha così potuto arrestare un uomo di 33 anni di origini nigeriane, richiedente asilo. L'uomo è accusato diviolenza sessuale, minacce gravi e interruzione di pubblicoservizio.
L'AGGRESSIONE - L'aggressione è avvenuta sabato sera, raccontano i due fidanzati ancora sotto choc, agli agenti: erano appena saliti a bordo della funicolare per tornare a casa quando, poco dopo, li ha raggiunti un uomo visibilmente ubriaco che ha iniziato a fare apprezzamenti pesanti alla ragazzina. Dopo un iniziale fastidio da parte dei due, l'uomo 33enne di origini nigeriane, purtroppo dalle parole è passato ai fatti: ha immobilizzato la ragazzina, palpeggiandola davanti agli occhi sconvolti e impreparati del fidanzato.
TENTATIVO DI BLOCCARLO - Dopo il primo momento di panico e di sorpresa il fidanzatino ha reagito in difesa della ragazza. Insieme ai due e al molestatore, nella funicolare, era presente anche un altro passeggero: un uomo di 50 anni che non si è tirato indietro. Dopo aver chiamanto la Polizia si è gettato, insieme al ragazzo, contro l'aggressore per cercare di fermarlo in qualche modo, mentre il 33enne ubriaco resisteva e lanciava minacce di morte ai due e al conducente della funicolare, accorso grazie all'interfono. Fortunatamente gli Agenti della Polizia sono accorsi in tempi brevi e hanno potuto arrestare il molestatore e porre fine all'incubo.
PARLA LA LEGA - «Abbiamo paura di girare per le strade della nostra città. E' inaccettabile che chi viene ospitato in Italia possa compiere un gesto così efferato. Un'adolescente che sarà segnata per il resto dei suoi giorni a causa della bestialità di un uomo indegno di essere definito tale, e per il quale ci vorrebbe la castrazione chimica». Lo dice il consigliere leghista del comune di Genova, Francesca Corso. «Nell'Italia che governeremo - aggiunge - persone come queste dovranno essere espulse e rimpatriate immediatamente, per poi scontare una pena esemplare nei propri paesi di origine»
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