28 marzo 2024
Aggiornato 13:30
Appuntamenti

Eventi a Genova, 6 cose da fare martedì 13 marzo

Tra gusto, spettacolo, cinema e cultura. Ecco cosa vi attende in città ed una piccola guida per non perdere gli appuntamenti più interessanti del martedì sera genovese

Genova, 6 cose da fare martedì 13 marzo
Genova, 6 cose da fare martedì 13 marzo Foto: Luca Piccollo - shutterstock.com Shutterstock

GENOVA – Cinema, teatro, gusto, libri. Ecco qualche consiglio per non lasciarsi sfuggire i momenti più interessanti del martedì a Genova.

Settimana del pesto
Da lunedì 12 a domenica 18 marzo, Genova e la Liguria si coloreranno di verde-basilico, con un’intera settimana dedicata alla promozione della candidatura del Pesto Genovese al mortaio a patrimonio Unesco: menù a tema, pestate collettive, flash mob gastronomici, e il clou del Campionato Mondiale del Pesto al Mortaio che si terrà a Palazzo Ducale, in programma sabato 17 marzo in diretta streaming su Facebook. Ma il cuore dell’iniziativa sarà la raccolta firme a cui saranno chiamati tutti i genovesi e i liguri, per sostenere la richiesta di inserire la tradizione del Pesto al mortaio fra i beni immateriali dell’Umanità Unesco. La Settimana del Pesto è organizzata da Regione Liguria, Comune di Genova, Camera di Commercio di Genova e delle Riviere Liguri e i Comuni della Liguria che aderiranno all’iniziativa. Da lunedì 12 marzo si può firmare nella Sala Trasparenza della Regione Liguria, a De Ferrari.

A teatro
Al Teatro della Corte, da martedì 13 marzo, in scena «Il Padre». Strindberg, secondo Gabriele Lavia, è un titano destinato all’Abisso. Per questo torna, ancora, al Padre. «Il padre di August Strindberg – scriveva il raffinatissimo studioso e critico Angelo Maria Ripellino nel 1977 – è uno spettacolo nero, nerissimo, quasi iettatorio. Il regista Gabriele Lavia muove le bieche larve di questo dramma malsano su un’angusta pedana, su un ring, che, a tratti, inferriate tramutano in una gabbia, in una prigione. Perché, come vuole l’autore, la vita coniugale assomiglia a una galera e il rapporto tra l’uomo e la donna si risolve in una ferina lotta a coltello, cannibalesca, di sopraffazioni, che sboccano in scontri selvaggi. Non che ci aspettassimo guizzi di luminaria, ma la lugubrità allucinata di questa stesura è memorabile. Lavia martella senza divagamenti sul tema della micidiale inimicizia tra i sessi».

Spettacolo
Al Teatro Duse, da martedì 13 marzo, in scena, «Copenaghen». Copenaghen, 1941: il fisico tedesco Heisenberg fa visita al suo maestro Bohr in una Danimarca occupata dai nazisti. Il loro incontro resta un mistero. Si può parlare di fisica, di ricerca, di politica e di guerra? Copenaghen, scritto da Michael Frayn a partire da un episodio realmente accaduto, è tutto questo. Ossia teatro di lucidissima bellezza, macchina scenica affidata a tre straordinari attori, diretti con mano sicura da un regista attento e rispettoso come Mauro Avogadro. E lo spettacolo, di travolgente fascino, impetuoso e sottile, torna sulle scene italiane da quasi venti anni. Umberto Orsini, interprete e oggi anche coproduttore del nuovo allestimento, ricorda che il lavoro, è «nato a Udine nel 1999, riproposto con ERT in anni lontani a varie riprese di cui l’ultima otto anni fa, recensito dalla critica in maniera entusiastica, amato da un pubblico sempre numerosissimo, visto come un evento nelle maggiori città, sorprendente per la costante attualità del tema trattato».

Libri
Martedì 13 marzo, alle 17.30, la presentazione del libro Musica proibita di Marco Jacoviello, presso la Sala Paganini del Teatro Carlo Felice. Intervengono Bruno Coli, Massimiliano Damerini, Carmen Vilalta. Sarà presente l'autore. 

Storie
Martedì 13 marzo, dalle 18, alla Libreria Feltrinelli di Genova appuntamento con Roberta Cuttica che presenta il libro «L'altra line della vita» (Mondadori). Un avvincente romanzo di formazione in cui due storie parallele s’intrecciano trasformando l’avventura di Leon in un viaggio di autoconoscenza e crescita interiore. Un viaggio che è quello di tutti noi. «A un certo punto non c’è più bisogno di trovare le ragioni per battersi, c’è bisogno di trovare le ragioni per non mollare, per continuare, per credere ancora. Di solito è in quel momento che si realizza la conquista più importante. Te stesso».

Cinema
«Hitler contro Picasso» e gli altri. L’ossessione nazista per l’arte approda nelle sale cinematografiche di tutta Italia, con la partecipazione straordinaria di Toni Servillo. Appuntamento in anteprima mondiale nei cinema italiani, e quindi anche a Genova e in Liguria, solo martedì 13 e mercoledì 14 marzo. Un documentario che guida per la prima volta alla scoperta del Dossier Gurlitt, di rari materiali d’archivio, dei tesori segreti del Führer e di Goering. Con la colonna sonora originale di Remo Anzovino. In due modi il nazismo mise le mani sull’arte: tentando di distruggere ogni traccia delle opere classificate come degenerate e attuando in tutta Europa un sistematico saccheggio di arte antica e moderna. «Com’è possibile essere indifferenti agli altri uomini? La pittura non è fatta per decorare appartamenti. È uno strumento di guerra offensivo e difensivo contro il nemico», Pablo Picasso. Ecco dove vedere Hitler contro Picasso e gli altri al cinema in Liguria: Cinema Corallo (Genova, ore 17, 19 e 21.15);The Space (Genova); Uci Cinemas Fiumara (Genova, alle 18 e alle 20); Mignon (Chiavari); Astoria (Lerici); Nuovo(La Spezia). Per info e aggiornamento delle sale visitare il sito di Nexo Digital. Chagall, Monet, Picasso, Matisse, Klee, Kokoschka, Otto Dix, El Lissitzky. Artisti messi al bando, disprezzati, condannati eppure anche trafugati, sottratti, scomparsi. Sono trascorsi 80 anni da quando il regime nazista bandì la cosiddetta arte degenerata, organizzando, nel 1937 a Monaco, un’esposizione pubblica per condannarla e deriderla e, contemporaneamente, una mostra per esaltare la «pura arte ariana», con La Grande Esposizione di Arte Germanica. Proprio in quegli stessi giorni cominciò la razzia, nei musei dei territori occupati e nelle case di collezionisti e ebrei, di capolavori destinati a occupare gli spazi di quello che Hitler immaginava come il Louvre di Linz (rimasto poi solo sulla carta) e di Carinhall, la residenza privata di Goering, l’altro grande protagonista del saccheggio dell’Europa. Si calcola che le opere sequestrate nei Musei tedeschi siano state oltre 16.000 e oltre 5 milioni in tutta Europa. Tra gli artisti all’indice Max Beckmann, Paul Klee, Oskar Kokoschka, Otto Dix, Marc Chagall, El Lissitzky. Sui muri le frasi di commento: «Incompetenti e ciarlatani», «Un insulto agli eroi tedeschi della Grande Guerra», «Decadenza sfruttata per scopi letterari e commerciali». La mostra sull’arte degenerata fu portata in tour come esempio in 12 città tra Austria e Germania e la visitarono circa 2 milioni di persone. Proprio per raccontare alcune delle infinite storie che presero il via in quei giorni, a distanza di 80 anni arriva oggi sul grande schermo un documentario-evento con la partecipazione straordinaria di Toni Servillo e la colonna sonora originale firmata da Remo Anzovino.