Indagato l'amico che non soccorse Adele
Era stato assolto da accusa di spaccio e morte come conseguenza di altro reato, ora Gabriele Rigotti è indagato per omissione di soccorso
GENOVA - Il pubblico ministero Michele Stagno ha iscritto nel registro degli indagati Gabriele Rigotti, l'amico di Adele De Vincenzi, la ragazza di 16 anni morta dopo un' overdose di ecstasy nel centro di Genova la scorsa estate.
ACCUSA - L'accusa è omissione di soccorso. Era stato il giudice per l'udienza preliminare Angela Nutini a trasmettere gli atti al pm per la nuova contestazione dopo l'assoluzione del ragazzo dall'accusa di spaccio e morte come conseguenza di altro reato. Rigotti era finito in carcere insieme al fidanzato di Adele, Sergio Bernardin, il cui progesso è ancora in corso. Indagato al Tribunale dei Minori invece il pusher 17enne di Busalla, che aveva procurato la droga
LA RICOSTRUZIONE - Secondo quanto ricostruito dagli agenti della squadra mobile, i due giovani avevano consumato la droga insieme ad Adele e a un'altra minore. La ragazza si era sentita male mentre si trovava in via San Vincenzo insieme agli amici, era poi morta subito dopo all'ospedale Galliera. A chiamare i soccorsi, quella notte, era stato un netturbino che aveva visto la ragazza per terra e gli amici "confusi" che, a suo dire, «non facevano nulla».
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