Droga: un funzionario della Corte di Appello lavora per i pusher
Arrestato ieri e adesso ai domiciliari. In cambio di dosi di coca procacciava anche clienti e aveva messo a disposizione per lo stoccaggio, un appartamento
GENOVA - E' finito agli arresti domiciliari un funzionario della Corte d'Appello di Genova, ex dipendente della Croce Rossa Italiana e impegnato in passato nella gestione di centri migranti o nelle emergenze di protezione civile. In manette sono invece finiti sette marocchini.
L'ACCUSA - Secondo l'accusa l'uomo, Stefano Bertolucci, 59 anni, avrebbe messo a disposizione di una banda di spacciatori del centro storico genovese, un suo appartamento per stoccare lo stupefacente in cambio di dosi di cocaina, e oltretutto avrebbe procacciato clienti agli spacciatori. Nella rete dei poliziotti sono finiti anche altri due giovani italiani.
LO SPACCIO - La droga, hashish e cocaina, veniva acquistata da due nordafricani di Brescia e Bergamo e veniva poi rivenduta in grossi quantitativi ai pusher locali. L'inchiesta, partita nel 2016 dopo il sequestro di una partita di stupefacenti, nascosta in una valigia, ha portato in totale a 15 arresti in flagranza, oltre agli otto di questa mattina, 13 denunce, 100 chili di droga e 50 mila euro sequestrati.
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