29 marzo 2024
Aggiornato 10:00
Appuntamenti

Eventi a Genova, ecco cosa fare mercoledì 17 gennaio

Un incontro con Samantha Cristoforetti, uno spettacolo teatrale e poi battaglie artistiche e poesia. Ecco che cosa vi attende in città e come fare per non perde

Genova, ecco cosa fare mercoledì 17 gennaio
Genova, ecco cosa fare mercoledì 17 gennaio Foto: Shutterstock

GENOVA – Scienza, teatro, arte e cultura. Ecco qualche consiglio per non lasciarsi sfuggire gli appuntamenti più interessanti della serata.

Incontro con Samantha Cristoforetti
L’astronauta e aviatrice Samantha Cristoforetti è stata la prima donna italiana a entrare negli equipaggi dell’Agenzia Spaziale Europea, in una missione chiamata Futura. Nella Sala del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale, a Genova, è in programma un dialogo tra Samantha Cristoforetti e Alberto Diaspro, il giorno mercoledì 17 gennaio alle 17.45, e che prende il titolo di Si chiamerà Futura. In quello che per noi è l’infinito dell’Universo tra scenari di incredibile bellezza, Samantha Cristoforetti ha condotto esperimenti sulla fisiologia umana, su sistemi biologici e ha affrontato la stampa di oggetti 3D in assenza di peso, così da sperimentare anche la possibilità di stampare pezzi di ricambio per la stazione stessa senza dover dipendere dagli invii da terra. Alberto Diaspro dialogherà con Samantha Cristoforetti sugli esperimenti condotti e su quelli che si potrebbero condurre senza limiti per le idee, apparentemente sperduti in un infinito da cui imparare molto. La stazione spaziale potrà diventare una «cantina» o un «garage», pensando a Steve Jobs, da dove fare scaturire nuove prospettive. Si tratta del appuntamento all'interno del ciclo di incontri La scienza condivisa. Infinito. Senza limiti, un ponte tra passato e futuro, a cura di Alberto Diaspro.

Spettacolo
Al Teatro Aut, dalle 19, in scena «Menoquaranta» con Davide Fabbrocino. «La chiamano come un'amante i Russi: la Katiuscia. Fa una strage di uomini appena passa; spara anche 48 razzi uno dietro l'altro. Non è tanto precisa ma non importa perché quando i razzi scoppiano, anche se non ti prendono, ti aprono il cuore in due, ti spostano l'aria fuori e dentro, madoccina. Se la guardi fa ridere, ha tre tubi come l'organo di una chiesa montati su un trabiccolo. Ma ti fa passare la voglia di ridere appena inizia a suonare». Lo spettacolo: Nicola ha 10 anni, è un bambino strano, emarginato perché ha gusti diversi rispetto ai suoi compagni di scuola. A Nicola piace giocare da solo a fare delle incredibili avventure. Una sera il bambino rimane da solo a casa e finalmente realizza uno dei suoi sogni proibiti: esplorare la soffitta. In quel luogo misterioso, Nicola troverà degli oggetti strani, tra cui un vecchio cappotto da soldato e quello che succederà una volta indossato l'indumento sarà sorprendente: Nicola prenderà le sembianze dell'alpino Bedassi, che giovanissimo è stato mandato sulle rive del Don a combattere per il proprio Paese. Il monologo del soldato sarà un lungo flusso di coscienza che ci farà entrare nei più intimi giacigli dell'animo umano, tra ricordi, sofferenze, amori e amicizie, il pubblico sarà trasportato nella grande campagna di Russia, a fianco di quei giovani uomini che hanno dato la vita per difendere l'italia. L'alpino Bedassi è un bel ragazzotto, pieno di speranza alla partenza che per riscaldarsi pensa alle tette della sua bella Ninì, ma piano piano si trasformerà in un uomo stanco di combattere, vestito solo di formaggio e cartoni, per un capriccio del Duce. Tra le sfiancati veglie notturne sul Don, le interminabili marce al gelo lungo la steppa russa, fino alla tragica e storica battaglia di Nikolajewka, lo spettacolo, con toni leggeri e tragici allo stesso tempo, farà conoscere al pubblico il punto di vista di un ragazzo come tanti, non un eroe, che ha affrontato la guerra con i suoi desideri, le sue speranze e le sue paure e con l'unico desiderio di attraversare quella maledetta ferrovia e tornare a casa.

Battaglia artistica
Si rinnova l'appuntamento con Art Battle, per una serata di pittura competitiva dal vivo a La Claque. La sfida a suon di pennelli e colori (già di moda negli Stati Uniti, in Inghilterra, Canada, Olanda e anche in Giappone) è in programma nella serata di mercoledì 17 gennaio, dalle 21.30. Ogni mese, 12 artisti si sfidano in 3 round da 20 minuti per creare la tela più bella decisa dal pubblico che, oltre ad essere spettatore di tutto il processo creativo, è anche giudice supremo dell’operato (dopo ogni round si vota e si decreta così il vincitore). A maggio si svolgerà la finale con i 6 vincitori delle 6 battaglie svoltesi più altri 6 artisti.

Poesia
Mercoledì 17 gennaio all'insegna della poesia all'Antica Vetreria del Molo di Genova. Sull'onda lunga dei numerosi spettacoli di spoken word e poetry slam che stanno fiorendo un po' dovunque sul territorio nazionale, a esibirsi nel caratteristico locale di vico chiuso Gerla, sarà questa volta Andrea Fabiani, con il suo reading dal titolo Quel poco che so. Spezzino di nascita, ma genovese d'adozione, Andrea Fabiani, attuale vicecampione italiano di poetry slam, porta sul palco poesie venate da un'ironia agrodolce, che sono anche piccoli racconti di vita. Quel poco che so, già andato in scena nei locali di diverse città italiane, come Torino, Pavia, Cesena e Montecarotto, ma mai finora a Genova, è uno spettacolo che parla dei grandi insegnamenti che si possono trarre dalle cose banali in cui ci si può imbattere ogni giorno: la gente per strada e nelle stazioni, il pessimo vino, il comportamento dei piccioni e, soprattutto, le bugie. L'inizio dello spettacolo, rigorosamente a ingresso libero, è fissato per le 21. Prima, dopo e durante lo show sarà possibile degustare le specialità del locale, come l'ottima focaccia al formaggio. Info: 010 0944508 o 347 6184079.