Genova, accolto ricorso per 6 attivisti pro migranti
Gli attivisti No Borders erano stati allontanati per «pericolosità sociale» la scorsa estate, al confine tra Francia e Ventimiglia. Il Tar della Liguria: «Non può essere considerato pericoloso chi dichiara di partecipare ad una manifestazione pro migranti»
GENOVA - «Non può essere considerato pericoloso socialmente chi dichiara, durante un controllo di polizia, di essere intento a partecipare a una manifestazione di migranti per sostenere gli stranieri respinti dalla Francia a Ventimiglia». Lo ha sottolineato il Tar della Liguria, accogliendo il ricorso di sei "No Borders" allontanati dai Comuni liguri nella zona frontaliera per manifestazioni nell' estate del 2016.
LE SPESE AL MINISTERO - Il tribunale amministrativo ha così annullato sei fogli di via disposti dalla questura di Imperia per "pericolosità sociale" nei confronti di attivisti pro migranti al confine tra Francia e Italia. Il Ministero dell'Interno è stato condannato a pagare le spese di giudizio. I partecipanti al presidio, secondo la questura, avrebbero organizzato o partecipato a manifestazioni e cortei non autorizzati e blocchi stradali, coinvolgendo i migranti ed "inducendoli a prendervi parte in gruppo suscitando in loro timori di attività falsamente definite come persecutorie da parte delle forze di polizia".
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