18 aprile 2024
Aggiornato 19:00
Relazioni internazionali

Gentiloni: «Anche l'Italia tutela interessi nazionali, non solo Trump»

Il presidente del Consiglio alla vigilia del suo intervento all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite sottolinea l'approccio multilaterale del nostro Paese

NEW YORK - Non solo l'America di Donald Trump ma anche l'Italia mette al primo posto i suoi interessi. Lo ha fatto capire Paolo Gentiloni, appena arrivato a New York. Alla vigilia del suo intervento all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, dove come da tradizione il presidente americano ha parlato per secondo oggi dopo il Brasile, il presidente del Consiglio ha spiegato alla stampa che «l'Italia non deve avere alcuna timidezza nel dire che la nostra politica estera si occupa anche dei nostri interessi nazionali».

Parlando a margine di un evento organizzato al Consolato italiano di New York, Gentiloni ha detto che «forse noi sottolineiamo di più la necessità di una regia multilaterale». Quello dell'Italia «è sempre un approccio multilaterale ma guai a confondere approccio multilaterale con il fatto che noi non ci preoccupiamo dei nostri interessi nazionali», ha continuato il premier, sottolineando che tra Usa e il nostro Paese ci sono «70 anni di amicizia» e un «rapporto di collaborazione strettissima che continua».

Per Gentiloni, ben consapevole che Trump «mette l'accento non da ora sugli interessi del proprio Paese», la politica estera dell'Italia in Libia «si preoccupa della sicurezza e dell'immigrazione; il nostro lavoro sul cambiamento climatico si preoccupa dello stato di salute della nostra economia e del nostro ambiente. Quindi, è chiaro che bisogna trovare un punto di sintesi tra gli accenti che pone il presidente degli Stati Uniti e la linea più tradizionale multilaterale che noi sosteniamo». E proprio in tema di multilateralismo, Gentiloni ha sottolineato che «l'Italia crede nelle Nazioni Unite». E anche se «si discute molto dei limiti dell'Onu», dobbiamo essere "consapevoli" che una sede multilaterale come questa è indispensabile per affrontare le crisi e le difficoltà che abbiamo davanti" a cominciare dalla Corea del Nord.

Nella sua due giorni newyorchese, il presidente del consiglio ha anticipato che lavorerà su alcuni dossier che interessano direttamente il nostro Paese, dal ritorno dell'Onu in Libia (cosa «indispensabile dal punto di vista politico-diplomatico» ma anche umanitario) al rafforzamento del consenso sullo storico accordo di Parigi sul clima, dal quale gli Usa vogliono sottrarsi. Per Gentiloni si tratta di un «consenso che non può indebolirsi». Ci sarà poi un «importante appuntamento, sviluppando un discorso avviato al G7 di Taormina, di collaborazione tra grandi Paesi per la prevenzione del terrorismo su internet; è molto importante che per la prima volta, oltre ai grandi Paesi, ci saranno i giganti del web». Per Gentiloni, questi sono solo alcuni esempi dell'importanza dell'Onu come «sede multilaterale per affrontare sfide e difficoltà».