24 aprile 2024
Aggiornato 01:30
Crisi coreana

Nordcorea, Consiglio Onu approva nuove sanzioni all'unanimità

Il Consiglio di sicurezza dell'Onu ha adottato all'unanimità nuove sanzioni contro la Corea del Nord, dopo l'ultimo test nucleare compiuto da Pyongyang il 3 settembre scorso

NEW YORK - Il Consiglio di sicurezza dell'Onu ha adottato all'unanimità nuove sanzioni contro la Corea del Nord, dopo l'ultimo test nucleare compiuto da Pyongyang il 3 settembre scorso. Tra le misure approvate, il bando alle esportazioni tessili nordcoreane e il divieto alle importazioni di petrolio e gas naturale, esclusa la quantità necessaria al sostentamento della popolazione. Stati uniti, Gran Bretagna, Francia e Italia hanno giudicato la risoluzione adottata «molto solida», «equilibrata» e tale da consentire all'Onu di affermare la sua «unità» e «determinazione».

L'accordo
L'accordo è stato possibile grazie a un notevole passo indietro degli Stati Uniti: fino a pochi giorni fa Washington aveva minacciato provvedimenti molto più restrittivi e pesanti per condannare il programma nucleare di Pyongyang, che però non avrebbero trovato in Consiglio Onu l'approvazione di Russia e Cina, membri permanenti con diritto di veto.

Sanzioni
Nonostante le sanzioni siano state descritte come le più importanti finora messe in atto, le richieste dell'amministrazione Trump sono state ridimensionate anche sul fronte delle ispezioni: l'ambasciatore americano all'Onu, Nikki Haley, aveva proposto ispezioni obbligatorie sulle navi dirette verso i porti della Corea del Nord; nel caso in cui si fossero rifiutate gli Usa avevano proposto l'uso della forza, anche militare. La risoluzione votata prevede ispezioni per capire se le navi trasportano petrolio o armi ma senza l'uso della forza per i Paesi che non rispettano le regole sulle esportazioni verso Pyongyang. In particolare le richieste dell'amministrazione Trump sono state ridimensionate dopo gli incontri a porte chiuse con la Russia e la Cina avvenuti domenica scorsa. Ad esempio la richiesta di bloccare le esportazioni di petrolio verso la Corea del Nord è stata abbandonata, scegliendo invece di optare per un tetto.

Ispezioni
Infine il capitolo delle ispezioni: l'ambasciatore americano all'Onu, Nikki Haley, aveva proposto ispezioni obbligatorie sulle navi dirette verso i porti della Corea del Nord; nel caso in cui si fossero rifiutate gli Usa avevano proposto l'uso della forza, anche militare. La risoluzione votata prevede ispezioni per capire se le navi trasportano petrolio o armi ma senza l'uso della forza per i Paesi che non rispettano le regole sulle esportazioni verso Pyongyang. Inoltre i controlli dovranno essere approvati dai Paesi di cui la nave batte bandiera.