L'Italia può essere efficace nello scacchiere Mediterraneo se dopo il caso Regeni non parla con l'Egitto?
L'Italia soffre il dinamismo del presidente francese Macron nell'affaire libico e ha reagito facendo l'offesa. Ma uno degli stati che influenza maggiormente la Libia è l'Egitto e noi non abbiamo più un ambasciatore al Cairo
ROMA - L'Italia soffre il dinamismo di Macron nella gestione dell'affaire libico. L'azione francese non solo è energica ma anche sfacciatamente esibita come nell'occasione dell'incontro a Parigi dei due grandi antagonisti per la presa del potere in Libia, Haftar e Al Sarraj. L'Italia ha reagito da italietta, ha fatto l'offesa e ha piagnucolato un suo ruolo e un suo rispetto. Purtroppo i grandi leader del pianeta hanno ampiamente dimostrato che non sono questi i modi con i quali ci si siede ai tavoli che contano. Per l'Italia, e non c'è bisogno che si sia noi a dirlo, la Libia è strategica, nella sua storia è stata definita la quarta sponda, vi sono interessi petroliferi e le porte che possono far passare o trattenere i migranti. Essendo la Libia divisa in fazioni in lotta, prima militare ora più diplomatica, è chiaro che si tratta di un paese che le cui scelte politiche sono più facilmente influenzabili dai grandi player mondiali. Per motivi economici, religiosi e geografici (1.100 km di confine) uno degli stati che influenza maggiormente la Libia è l'Egitto. Ebbene, i rapporti tra il governo italiano e il governo libico sono congelati dopo il caso Regeni. L'Italia non ha il proprio ambasciatore al Cairo. Il caso Regeni ha sconvolto l'opinione pubblica ed è giusto che ci siano degli sforzi per fare chiarezza. Forse più che al Cairo la verità andrebbe cercata in Inghilterra da chi ha mandato un ragazzo ventenne ad occuparsi di faccende più grosse di lui in un paese dove non vigono le libertà cui noi siamo abituati, in ogni caso le ritorsioni con l'Egitto dovevano essere altre, possiamo pensare di essere una potenza mediterranea se non parliamo con gli stati più importanti che si affacciano sul nostro mare?
- 12/11/2018 A Palermo si apre la Conferenza di pace per la Libia (con un grande assente)
- 11/08/2018 Libia, sale la tensione verso le elezioni. L'Italia nel mirino
- 13/12/2017 Gentiloni elenca i benefici del trattato con la Libia: «Nel 2017 80mila immigrati in meno in Italia»
- 06/10/2017 Libia, Alfano rassicura le Ong: «Metteremo risorse per farle operare nel Paese»