20 aprile 2024
Aggiornato 02:30
Fiori e striscioni, solidarietà alle vittime dalla gente

Roma: rogo camper rom, per polizia probabile faida interna

Il giorno dopo il terribile attacco incendiario al camper rom nel quartiere Centocelle, gli investigatori sono al lavoro e i magistrati procedono per omicidio volontario e incendio doloso

ROMA - Il giorno dopo il terribile attacco incendiario al camper rom nel quartiere Centocelle, a Roma, nel parcheggio del centro commerciale «Primavera», quello che resta sono ceneri, un forte odore di bruciato, tanti mazzi di fiori e uno striscione: «Sono morti del quartiere. Siamo tutti coinvolti». Intanto è caccia all'uomo che, secondo le telecamere di sorveglianza del centro commerciale, ha lanciato un oggetto incendiario che ha provocato il rogo nel camper dove sono morte tre sorelle. Gli investigatori sono al lavoro e i magistrati procedono per omicidio volontario e incendio doloso.

All'esterno del camper sono state trovate tracce di liquido infiammabile. Gli abitanti della zona si dividono tra chi racconta di prove di dialogo e integrazione con i rom e chi invece sottolinea la difficoltà e la paura in alcune situazioni. Ma la pista che sembra al momento prevalere è quella di una faida interna tra rom. Intanto numerosi sono i gesti di solidarietà arrivati da più parti. Fiori, bigliettini, striscioni. «I giovani della Comunità di Sant'Egidio vi sono vicini nel dolore», si legge in un biglietto. «Riposate in pace, piccoli angeli», recita un altro. Mazzi di fiori anche dal Pd, Quinto municipio.