19 aprile 2024
Aggiornato 22:30
39° giorno di guerra Russia-Ucraina

Ucraina - Russia, le news di oggi. Incontro Putin - Zelensky solo dopo la bozza di accordo. Russi bombardano Odessa

Le notizie di oggi 3 aprile 2022: gli aggiornamenti in tempo reale e la diretta del 39esimo giorno di conflitto. Letta: «Fermare l'importazione di gas dalla Russia»

Ucraina - Russia, le news di oggi. Incontro Putin - Zelensky solo dopo la bozza di accordo. Russi bombardano Odessa
Ucraina - Russia, le news di oggi. Incontro Putin - Zelensky solo dopo la bozza di accordo. Russi bombardano Odessa Foto: Sputnik

Dopo i civili morti a Bucha, l'Ue prepara nuove sanzioni contro la Russia e nuovi sostegni all'Ucraina, dice il presidente del Consiglio europeo Charles Michel. Il segretario del Pd, Enrico Letta, chiede l'embargo completo su petrolio e gas dalla Russia. Odessa si sveglia sotto attacco, con una serie di forti esplosioni all'alba, dopo che nella notte le sirene di allarme antiaereo sono risuonate in molte città dell'Ucraina. «Bombardati depositi di carburante», dicono alcune fonti. Per Zelensky, la Russia vuole il Sud e il Donbass. Peskov: «Incontro Putin-Zelensky dopo accordo di massima»

17:51 - Mosca nega massacri Bucha: messa in scena e provocazione

Il ministero della Difesa russo ha respinto l'accusa che le truppe russe hanno ucciso civili durante l'occupazione di Bucha, cittadina della regione di Kiev, e affermato che le foto e i video dei civili morti sono una provocazione, una messa in scena a beneficio dei media occidentali, allo stesso modo delle immagini del bombardamento del reparto maternità dell'ospedale di Mariupol.
Il ministero ha affermato che nel periodo in cui la cittadina è stata occupata dalle forse russe nessun civile ha subito violenze, che i residenti erano liberi di lasciare la città dirigendosi a nord, anche verso la Bielorussia, e che i quartieri a sud della cittadina, anche residenziali, sono stati sottoposti a bombardamenti pesanti da parte delle forze ucraine. La Difesa russa aggiunge che i militari russi hanno lasciato la cittadina il 30 marzo, ma le immagini dei civili uccisi sono emerse solo quattro giorni dopo, dopo l'arrivo delle truppe e dei media ucraini.

17:24 - Blinken: «Immagini da Bucha un pugno nello stomaco»

Le immagini che fanno supporre crimini di guerra russi in Ucraina sono «un pugno allo stomaco», ha detto il segretario di stato americano Antony Blinken, promettendo che l'America si unirà ai suoi alleati nel documentare le atrocità perchè lgli autori ne rendano conto. «Non possiamo diventare insensibili a questo. Non possiamo normalizzare questo. Questa è la realtà di ciò che accade ogni singolo giorno finché la brutalità della Russia contro l'Ucraina continua» ha detto Blinken alla CNN.
"Non si può fare a meno di vedere queste immagini come un pugno nello stomaco. Abbiamo detto prima dell'aggressione della Russia che pensavamo probabile che avrebbero commesso atrocità. Dopo l'aggressione abbiamo affermato che crediamo che le forze russe abbiano commesso crimini di guerra e abbiamo lavorato per documentarli, per fornire le informazioni di cui disponiamo alle istituzioni. I responsabili devono renderne conto» ha detto il capo della diplomazia americana.

16:59 - Zelensky: «Russia sta commettendo un genocidio»

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha accusato la Russia di commettere un genocidio e di voler eliminare «l'intera nazione ucraina», dopo la coperta ieri di fosse comuni e di cadaveri di civili apparentemente giustiziati nel pressi di Kiev. «Questo è un genocidio. L'eliminazione di un'intera nazione e del suo popolo» ha detto Zelensky in un'intervista alla CBS americana.
"Siamo i cittadini dell'Ucraina. Abbiamo più di 100 nazionalità. Si tratta della distruzione e dello sterminio di tutte queste nazionalità» ha detto Zelensky. Tre giorni dopo l'inizio dell'invasione il 24 febbraio, l'Ucraina ha presentato una denuncia alla Corte internazionale di giustizia dell'Aia accusando la Russia di «pianificare atti di genocidio».
Nell'intervista, dopo le immagini trasmesse in tutto il mondo di corpi di civili disseminati per le strade della città di Bucha vicino a Kiev, Zelensky è andato oltre: «siamo cittadini ucraini e non vogliamo essere sottomessi alla politica della Federazione Russa, questo è il motivo per cui veniamo distrutti e sterminati» ha detto. «Questo sta accadendo nell'Europa del 21esimo secolo. Questa è la tortura di un'intera nazione», ha aggiunto.

16:55 - Draghi: «Mosca dovrà rendere conto dei crimini di Bucha»

«Le immagini dei crimini commessi a Bucha e nelle altre aree liberate dall'esercito ucraino lasciano attoniti. La crudeltà dei massacri di civili inermi è spaventosa e insopportabile. Le autorità russe devono cessare subito le ostilità, interrompere le violenze contro i civili, e dovranno rendere conto di quanto accaduto». Lo dichiara in una nota il presidente del Consiglio Mario Draghi.
"L'Italia - prosegue Draghi - condanna con assoluta fermezza questi orrori, e esprime piena vicinanza e solidarietà all'Ucraina e ai suoi cittadini».

16:48 - Stoltenberg: «Non vedevamo queste brutalità da decenni»

Il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg ha definito «inaccettabili» le uccisioni di civili nella città ucraina di Bucha. Parlando alla Cnn, Stoltenberg ha denunciato «una brutalità contro i civili che non vediamo in Europa da decenni». Questo «sottolinea l'importanza che questa guerra finisca» ha aggiunto.
Il segretario della Nato ha anche ribadito che le truppe russe non si stanno ritirando dall'Ucraina. «Quello che vediamo non è un vero ritiro. Ma vediamo che la Russia sta riposizionando le sue truppe e ne sta riportando in patria alcune per riarmarle, rinforzarle, rifornirle. Non dovremmo in alcun modo essere ottimisti perché il gli attacchi continueranno» ha spiegato.

16:40 - Scholz: «Indagare senza sosta su crimini militari russi»

«Immagini terribili e orrende i giungono dall'Ucraina. Civili, donne, bambini e anziani, uccisi a colpi di arma da fuoco a Bucha, che fino a pochi giorni fa era controllato dall'esercito russo. Chiedo che le organizzazioni internazionali abbiano accesso a queste aree per documentare in modo indipendente le atrocità. Dobbiamo indagare senza sosta sui crimini dell'esercito russo e fare in modo che gli autori ne rispondano». Lo ha scritto su Twitter il cancelliere tedesco Olaf Scholz.

16:40 - UE verso nuove sanzioni su Russia dopo atrocità su civili

La Ue si prepara a introdurre ulteriori sanzioni contro Mosca dopo che sono emerse e immagini di esecuzioni di civili disarmati e altre atrocità sull'onda della ritirata militare russa dalla periferia di Kiev.
Charles Michel, presidente del Consiglio europeo, ha affermato che ulteriori sanzioni «sono in arrivo» in risposta alle azioni della Russia a Bucha, una città a 60 km a nord-ovest di Kiev fino a qualche giorno da fa occupata dai russi.

16:31 - Macron: «Da Bucha immagini insopportabili, Mosca ne deve rispondere»

«Le immagini che ci giungono da Bucha, città liberata vicino a Kiev, sono insopportabili. Per le strade, centinaia di civili vigliaccamente assassinati. La mia compassione per le vittime, la mia solidarietà con gli ucraini. Le autorità russe dovranno rispondere di questi crimini». Lo scrive su Twitter il presidente francese Emmanuel Macron.

15:46 - Borrell: «UE assiste Ucraina per documentazione crimini guerra»

«Mi congratulo con l'Ucraina per la liberazione della maggior parte della regione di Kiev. Scioccato dalla notizia delle atrocità commesse dalle forze russe. L'UE assiste l'Ucraina nella documentazione dei crimini di guerra. Tutti i casi devono essere perseguiti, in particolare da Corte internazionale di Giustizia. La Ue continuerà a fornire un forte sostegno all'Ucraina. Slava Ukraini!». Lo scrive su Twitter il capo della diplomazia Ue Josep Borrell.

15:32 - Letta: «Quante altre Bucha prima di dire stop gas russo?»

«Quante altre Bucha dovremo vedere prima di deciderci a imporre un embargo totale su gas e petrolio russi? Il tempo è scaduto». Lo scrive su Twitter, in inglese, il segretario del Pd Enrico Letta riferendosi alla strage di civili nella città di Bucha.
"How many #Bucha before we move to a full oil and gas Russia embargo? Time is over», scrive Letta.

15:12 - Lituania, da aprile stop a importazioni gas russo

«Da questo mese in poi, niente più gas russo in Lituania». Lo ha scritto su Twtter il presidente lituano Gitanas Nauseda. «Anni fa il mio paese ha preso decisioni che oggi ci permettono di spezzare senza dolore i legami energetici con l'aggressore. Se possiamo farlo, anche il resto d'Europa può farlo!».

14:39 - Gas, Cremlino: con rubli per europei di fatto non cambia nulla

Con l'obbligo di pagare in rubli il gas russo «per le aziende europee, di fatto non cambierà nulla. De jure sarà un sistema diverso». Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dimitri Peskov, aggiungendo che La Russia non vuole complicare la vita ai partner occidentali che acquistano il gas russo perché il Paese tiene alla sua reputazione. Quanto alla possibilità di interrompere le forniture di gas all'Occidente in caso di rifiuto di pagare in rubli, Peskov ha affermato di «contare sul buon senso delle controparti» che acquistano il gas russo, perché una tale mossa minaccerebbe le economie degli stati occidentali.

«Non vogliamo rendere la vita difficile ai nostri clienti - ha detto Peskov a Rossiya 1 -. Inoltre, la Russia è sempre stata un fornitore affidabile. La Russia apprezza la sua reputazione di fornitore affidabile. Naturalmente, non faremo nulla che possa minare questa reputazione. Pertanto, tutto sarà rapido, chiaro, comprensibile. Questo deve essere fatto. Queste sono nuove regole e devono essere seguite. Anche se lo ripeto ancora una volta, per le aziende europee, beh, di fatto non cambierà nulla. De jure sarà un sistema diverso». Peskov ha aggiunto che la decisione di pagare il gas in rubli è stata presa per coprire i rischi e garantire il commercio russo.

14:23 - Cremlino: sanzioni Russia erodono fiducia in dollaro, euro

Le sanzioni occidentali alla Russia stanno accelerando il processo di erosione del ruolo del dollaro e dell'euro come valute di riserva mondiali, mentre un numero crescente di paesi pensano ad accordi nelle valute nazionali. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, secondo quanto riferisce Ria Novosti.
"Questa è erosione della fiducia nel dollaro e nell'euro, che sono sempre stati una sorta di spina dorsale per tutti gli accordi internazionali. Sempre più paesi, avendo dubbi sull'affidabilità di dollari ed euro, sono inclini a sviluppare possibilità di accordi reciproci in valute nazionali. Questo processo non può essere fermato, continuerà», ha detto Peskov all'emittente Rossiya 1.
Peskov ha aggiunto che nel lungo periodo l'economia mondiale arriverà a un nuovo sistema monetario diverso da quello di Bretton Woods.

14:14 - Peskov: «Confidiamo che negoziati portino a normalizzazione»

«Spero che i meticolosi sforzi compiuti durante i negoziati russo-ucraini ci consentano di firmare un documento che servirà come un passo importante verso la normalizzazione della situazione». Lo ha detto Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino a Rossiya 1. «Questo compromesso sarà seguito da negoziati con i Paesi europei e la Comunità economica europea», ha aggiunto.

14:05 - Peskov: «Incontro Putin-Zelensky dopo accordo di massima»

Il presidente russo Vladimir Putin non ha rifiutato di incontrare il suo omologo ucraino, Volodymyr Zelensky. Lo ha affermato oggi il suo portavoce aggiungendo che un vertice rimane una possibilità.
"Putin non ha mai rifiutato di incontrarsi e un incontro è ipoteticamente possibile», ha detto Dmitry Peskov su Rossiya 1. Il portavoce ha sottolineato che affinché il vertice si svolga, i negoziatori russi e ucraini devono concordare un documento tangibile.
"Non un mucchio di idee, ma un documento scritto concreto. Un incontro sarebbe il passo successivo», ha spiegato il portavoce, aggiungendo che il Cremlino ha imparato dalla sua esperienza in merito agli accordi di Minsk.

13:51 - Cremlino: Russia in Ucraina raggiungerà in pieno obiettivi

«La Russia raggiungerà pienamente gli obiettivi della sua operazione militare in Ucraina». Lo ha affermato oggi il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov.
"Ci sono sempre vie d'uscita da ogni confronto, ci sono sempre vie d'uscita da ogni situazione difficile. Sono convinto che gli obiettivi della nostra operazione militare saranno pienamente raggiunti», ha detto Peskov all'emittente Rossiya 1.

13:49 - Cremlino: sanzioni contro Putin sfidano logica

Le sanzioni imposte dall'occidente al presidente russo Vladimir Putin per la crisi ucraina sono inappropriate e prive di senso. Lo ha affermato oggi il suo portavoce.
"Onestamente, nessuno immaginava che sarebbero state imposte sanzioni a un capo di Stato. Questo non accade. È fuori dai confini della ragione», ha detto Dmitry Peskov a un programma televisivo di Rossiya 1. «Le sanzioni - ha aggiunto - sono la prova che l'occidente è capace di qualsiasi atto sciocco».
Il portavoce, che a sua volta è stato sanzionato da Stati Uniti, Unione europea e Canada, ha ammesso di essere stato sorpreso di trovare i suoi figli nella lista nera, ma ha affermato che ciò dimostra che il cosmopolitismo «non è troppo compatibile con le nostre tradizioni e valori».

13:40 - Bucha, Metsola: «Dura realtà dei crimini di guerra di Putin»

«Sconvolta dalle atrocità dell'esercito russo a Bucha e in altre aree liberate. Questa è la dura realtà dei crimini di guerra di Putin. Il mondo deve essere consapevole di ciò che sta accadendo. Devono essere imposte sanzioni più severe. Gli autori e i loro comandanti devono essere assicurati alla giustizia». Lo scrive su Twitter la presidente del Parlamento Ue Roberta Metsola.

13:22 - Von der Leyen: «A Bucha orrori indicibili, criminali di guerra pagheranno»

«Sconvolta dalle notizie di orrori indicibili nelle aree da cui la Russia si sta ritirando. E' urgente un'indagine indipendente. Gli autori di crimini di guerra pagheranno». Lo ha scritto su Twitter la presidente della Commissione Ue Ursula Von der Leyen dopo le immagini di massacri di civili nell'area di Bucha, in Ucraina.

12:46 - Kuleba: «Nel Donbass e nel Sud la guerra sarà terribile»

«Siamo nel mezzo della guerra. Il peggio deve ancora venire. L'Ucraina ha vinto la battaglia di Kiev, ma quella per il Donbass e nel Sud sta per cominciare e sarà terribile, devastante, lo prova tra l'altro lo scempio di Mariupol. Noi siamo pronti, non ci tireremo indietro e speriamo nel sostegno» dell'Italia. Lo ha detto il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, in una intervista al Corriere della Sera.

12:40 - Kuleba: «Chi non arma l'Ucraina vuole che la guerra continui»

«Vorrei dire che coloro che rifiutano l'invio di armi all'Ucraina in realtà sostengono la continuazione della guerra. Prima noi saremo in grado di espellere i russi e prima la guerra sarà finita». Così il ministro degli Esteri ucraino, Dmitry Kuleba, in un'intervista rilasciata al Corriere della Sera.
"Noi apprezziamo molto Mario Draghi e il mio collega Luigi Di Maio. Noi ci aspettiamo dall'Italia le armi necessarie a difenderci e siamo felici si sia assunta il ruolo di Paese guida nello sforzo di farci entrare in Europa. La loro scelta infine, di farsi garanti della nostra sicurezza negli assetti eventualmente nati dal processo di pace è un segno di grande amicizia e serietà», ha detto ancora il capo della diplomazia ucraina al quotidiano italiano.

12:07 - Autorità Odessa confermano attacchi ma nessuna vittima

I missili russi hanno colpito «infrastrutture critiche», molto probabilmente un deposito di carburante, vicino al porto meridionale ucraino di Odessa nelle prime ore di oggi, ma non ci sono state vittime. Lo hanno confermato le autorità locali.
Odessa è un porto chiave del Mar Nero e la base principale della marina ucraina. È un punto focale per le forze russe perché, se preso, consentirebbe a Mosca di costruire un corridoio terrestre verso la Transnistria, regione separatista di lingua russa della Moldova che ospita truppe russe.
Il ministero della Difesa russo ha affermato che gli attacchi missilistici dei suoi militari hanno distrutto una raffineria di petrolio e tre strutture di stoccaggio di carburante vicino a Odessa, aggiungendo che le strutture sono utilizzate dall'Ucraina per rifornire le sue truppe vicino alla città di Mykolaiv.

11:55 - Michel: «Presto nuove sanzioni e aiuti UE»

«Scioccato dalle immagini inquietanti delle atrocità commesse dall'esercito russo nella regione liberata di Kiev #BuchaMassacre. L'UE sta assistendo l'#Ucraina e le ONG nella raccolta delle prove necessarie da perseguire nei tribunali internazionali. Ulteriori sanzioni e sostegno dell'UE sono in arrivo». Lo scrive su Twitter il presidente del Consiglio europeo Charles Michel.

11:43 - Papa: «Ucraina martoriata sotto le bombe di una guerra sacrilega»

«Preghiamo per la pace pensando alla tragedia umanitaria della martoriata Ucraina ancora sotto i bombardamenti di questa guerra sacrilega». Così papa Francesco all'Angelus da Malta.

11:41 - Portavoce Zelensky: a Bucha trovati «crimini di guerra»

Il portavoce del presidente ucraino Volodymyr Zelenskiy ha affermato che le autorità in Ucraina hanno trovato quelli che «sembrano esattamente crimini di guerra», inclusi i corpi di civili giustiziati e le fosse comuni, mentre i russi si ritiravano dalle aree del Paese dilaniate dalla guerra. Sergey Nikiforov ha detto alla Bbc che le scene che sono state scoperte in territori liberati come Bucha sono «davvero difficili da descrivere».

10:54 - Zelensky: «Ucraina non ha ricevuto sufficienti sistemi antimissili»

«Gli alleati occidentali non hanno fornito all'Ucraina sistemi antimissilistici moderni sufficienti, né aerei». Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un post notturno. «Ogni missile russo che colpisce le nostre città e ogni bomba sganciata sulla nostra gente, sui nostri bambini, aggiunge solo vernice nera alla storia che descriverà tutti coloro da cui sono dipese le decisioni», ha aggiunto Zelensky.

10:41 - Londra: forze russe concentrate nel Sudest

Il ministero della Difesa del Regno Unito ha pubblicato il suo aggiornamento mattutino sul conflitto. Secondo la sua intelligence militare, il Regno Unito ha osservato una concentrazione dell'attività aerea russa nel Sudest dell'Ucraina, il che lascia intendere che si tratti di un riposizionamento strategico da parte di Mosca sulla regione.
Sebbene le forze russe possano ancora essere in grado di effettuare uno sbarco anfibio sul territorio ucraino, il Regno Unito ritiene che sarebbe un'operazione sempre più rischiosa.

10:32 - Zelensky: «Russia punta a catturare Donbass e il Sud»

«Stiamo rafforzando le nostre difese nella direzione orientale e nel Donbass. Qual è l'obiettivo delle truppe russe? Vogliono catturare sia il Donbass che il Sud dell'Ucraina». Lo ha detto in un post notturno il presidente ucraino Volodymir Zelensky.
"Gli ucraini non possono nutrire vuote speranze che le truppe russe se ne andranno semplicemente. La pace sarà raggiunta solo per gli ucraini al prezzo di dure battaglie e, parallelamente, nei negoziati», ha detto ancora Zelensky aggiungendo che «l'"architettura di sicurezza globale ha fallito».

10:12 - Russia: Duma propone di punire chi appoggia sanzioni occidentali

I deputati russi si preparano a presentare una serie di modifiche legali che puntano a criminalizzare le azioni all'interno del territorio nazionale intraprese a sostegno delle sanzioni occidentali. Lo ha affermato oggi il senatore Andrei Klishas.
"Io e i miei colleghi della Duma di Stato abbiamo finalizzato un progetto per modificare il codice penale per punire coloro che sostengono le sanzioni e lo presenteremo lunedì. Ci aspettiamo che la Duma di Stato ne discuti con urgenza», ha spiegato su Telegram il senatore, citato dalla Ria.

09:56 - Jet e navi russi distruggono raffineria a Odessa

Jet e navi da guerra russi hanno colpito questa mattina una raffineria di petrolio e depositi di carburante nel porto ucraino di Odessa. Lo ha riferito un portavoce del ministero della Difesa russo.
"Attacchi di alta precisione lanciati questa mattina dal mare e dall'aria hanno distrutto una raffineria di petrolio e tre depositi di carburante e lubrificanti vicino alla città di Odessa, che rifornivano le truppe ucraine nella regione di Mykolaiv», ha spiegato il generale Igor Konashenkov in una conferenza stampa, citato dall'agenzia russa Ria.
Le difese aeree russe hanno abbattuto due droni ucraini vicino ai villaggi di Shchurivka e Kudryashivka alla periferia della capitale ucraina Kiev e più a Est. In totale 51 mezzi militari ucraini sono stati distrutti durante la notte, ha aggiunto il generale.

09:38 - A Odessa colpite «infrastrutture critiche»

Sergey Bratchuk, portavoce dell'amministrazione regionale, ha detto all'emittente pubblica ucraina che una delle «infrastrutture critiche» di Odessa è stata colpita questa mattina dal fuoco russo. «Speriamo che non ci siano vittime», ha aggiunto Bratchuk.
I missili russi hanno colpito la città portuale meridionale nelle prime ore di questa mattina, ha affermato il consiglio comunale in un post online.

09:34 - Funzionario ONU a Mosca per cercare tregua umanitaria

Un alto funzionario delle Nazioni Unite, il britannico Martin Griffiths, cercherà di ottenere oggi a Mosca un «cessate il fuoco umanitario» in Ucraina.
Venerdì, il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha affidato a Martin Griffiths la missione di «cercare un cessate-il-fuoco umanitario in Ucraina».

08:43 - Mosca: colloqui di pace non pronti per incontro Putin-Zelensky

Il capo negoziatore russo Vladimir Medinsky ha affermato che la posizione della Russia su Crimea e Donbas rimane invariata e che i colloqui di pace non sono progrediti abbastanza per un incontro fra i presidenti russo e ucraino, Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky.
«Il progetto di accordo non è pronto per essere presentato a un incontro al vertice. Ripeto ancora e ancora: la posizione della Russia su Crimea e Donbass rimane invariata», ha scritto Medinsky in un post su Telegram.
I commenti di Medinsky sembrano confutare la notizia secondo cui Mosca aveva «verbalmente» accettato le principali proposte ucraine. Un negoziatore ucraino David Arakhamia ha detto ieri ai media che la Russia ha «dato una risposta ufficiale a tutte le posizioni, ovvero che accetta la posizione ucraina, ad eccezione della questione della Crimea».

08:36 - Gli Stati baltici hanno cessato di importare gas russo

Gli Stati baltici hanno smesso di importare gas naturale russo che «non viene fornito a Lettonia, Estonia e Lituania dall'1 aprile». Lo ha affermato ieri notte il capo della società di stoccaggio lettone Conexus Baltic Grid. «Anni fa, il mio Paese ha preso decisioni che ci consentono oggi di recidere facilmente i legami energetici con l'aggressore», ha detto alla radio lettone Uldis Bariss, Ceo di Conexus Baltic Grid.
«Se possiamo farlo, anche il resto d'Europa può farlo!», ha detto. I Paesi baltici sono ora serviti da riserve di gas immagazzinate sottoterra in Lettonia. Su Twitter, il presidente lituano Gitanas Nauseda ha anche invitato il resto dell'Unione europea a seguire l'esempio dei Paesi baltici: «Da questo mese niente più gas russo in Lituania», ha affermato.

08:12 - Udite forti esplosioni a Odessa

Forti esplosioni sono state udite a Odessa questa mattina presto. Anton Herashchenko, consigliere del ministro dell'Interno ucraino, ha confermato sul suo canale Telegram che «Odessa è stata attaccata dall'aria» da missili, alcuni dei quali, secondo lui, «sono stati abbattuti dalla difesa aerea».
Un giornalista dell'Afp ha sentito esplosioni nella città portuale alle 6 ora locale, seguite da almeno tre spesse colonne di fumo e fiamme visibili in un'area apparentemente industriale.
L'obiettivo dell'attacco non è stato ancora confermato.

08:08 - Negoziatore ucraino: i russi hanno accettato le nostre proposte

Parlando in una trasmissione televisiva, David Arakhamia, uno dei negoziatori ucraini, ha accennato al fatto che i colloqui volti a porre fine alle ostilità hanno compiuto progressi significativi. «La Federazione Russa ha dato una risposta ufficiale a tutte le posizioni ucraine, ovvero che le accetta, tranne per quanto riguarda la questione della Crimea», annessa da Mosca nel 2014, ha assicurato David Arakhamia.
Il negoziatore ha anche affermato che se un incontro tra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il presidente russo Vladimir Putin dovesse finalmente aver luogo, «molto probabilmente» si svolgerà in Turchia.
Il capo di Stato turco Recep Tayyip Erdogan, che questa settimana ha ospitato le delegazioni russa e ucraina nel suo Paese, «ha chiamato noi e Vladimir Putin» venerdì, dicendo che avrebbe ospitato un tale incontro, ha detto. «Non conosciamo la data o il luogo, ma pensiamo che il luogo sarà molto probabilmente Ankara o Istanbul», ha osservato David Arakhamia.