19 aprile 2024
Aggiornato 04:00
Esteri

«Trump pagò la modella di Playboy per tacere»: spunta l'audio

Registrato il colloquio in cui il presidente Usa parla del pagamento a Karen McDougal. La cassetta del suo ex avvocato Michal Cohen è in mano all'Fbi

WASHINGTON – Michael Cohen, ex avvocato di Donald Trump, ha segretamente registrato l’attuale presidente prima delle elezioni del 2016, mentre parlavano del pagamento a un’ex modella di Playboy, Karen McDougal, che sosteneva pubblicamente di aver avuto una relazione con lui. Lo rivela una fonte al New York Times, secondo cui la cassetta sarebbe stata sequestrata dall’Fbi nel raid compiuto recentemente nell’ufficio di Cohen. Il dipartimento di Giustizia statunitense sta indagando sul ruolo di Cohen nel pagamento di donne pronte a raccontare dettagli imbarazzanti e privati di Trump, prima delle elezioni del novembre 2016. Gli investigatori vogliono scoprire se siano state violate le leggi sul finanziamento alle campagne elettorali e qualsiasi conversazione con Trump sui pagamenti effettuati sarà di certo utile.

Finirà in tribunale?
Questa situazione sottolinea i potenziali rischi legali e politici per Trump, visto che oltretutto Cohen, ex avvocato personale di Trump, potrebbe collaborare con gli investigatori. Rudolph Giuliani, che fa parte del team legale di Trump, ha confermato al New York Times che il presidente discusse con Cohen del pagamento, che però non sarebbe mai stato effettuato; secondo lui, la conversazione registrata durerebbe meno di due minuti e dimostrerebbe che Trump non ha fatto nulla di male. Karen McDougal, un’ex Playmate dell’anno (assegnato tra le modelle di Playboy), avrebbe avuto una relazione durata quasi un anno con Trump quando l’attuale presidente era già sposato con Melania Knauss ed era da poco diventato padre di Barron. A parlarne è stato, mesi fa, anche il New Yorker, con un articolo pieno di dettagli sugli accorgimenti dell’attuale presidente per tenere segreta la relazione.

I dettagli in una lettera
Ronan Farrow, autore dell’articolo, ha ottenuto anche un documento di otto pagine scritto a mano da McDougal con i dettagli sulla relazione. La donna ha raccontato di essere stata colpita da Trump e di essere andata a letto con lui perché le piaceva; rimase però delusa quando lui le offrì dei soldi. Poi, continuarono a vedersi ogni volta che Trump andava a Los Angeles. Secondo l’articolo, McDougal pose fine alla relazione dopo nove mesi, nell’aprile 2007, dopo aver frequentato anche le residenze dei Trump e i membri della sua famiglia. L’articolo ha inoltre raccontato che McDougal ricevette 150 mila dollari dall’American Media Inc., l’editore del National Enquirer, per l’esclusiva del suo racconto, mai pubblicato. L’obiettivo dell’amministratore delegato dell’Ami, David Pecker, amico di Trump, era probabilmente quello di mettere a tacere la modella.