19 marzo 2024
Aggiornato 12:00
Terrore in Europa

Barcellona, furgone sulla folla. Tutto quello che sappiamo finora

Un furgone ha investito numerose persone nella Rambla di Barcellona, risvegliando l'incubo terrorismo in Europa. Ecco tutto quello che c'è da sapere

BARCELLONA - Un furgone che viaggiava a 80 km/h ha investito numerose persone nella Rambla di Barcellona: lo ha reso noto la polizia catalana, parlando anche di diversi feriti.  Secondo quanto riferisce la televisione catalana Tv3, la polizia ha già cordonato la zona e ordinato la chiusura delle stazioni della metropolitana della vicina Plaça Catalunya. Non è chiaro quante persone si trovassero a bordo del furgone, ma sempre stando a Tv3 almeno uno degli occupanti si sarebbe dato alla fuga. Il furgone, di colore bianco, si sarebbe schiantato su uno dei chioschi che si trovano sul marciapiede che separa le corsie della Rambla destinate alle auto.

Dinamica
La dinamica dell'attentato per ora fa pensare a un'azione organizzata, almeno da due settimane. Sarebbe stata confermata infatti la presenza di un secondo furgone, oltre a quello usato per falciare la folla, per fuggire, Fiat modello Atento. La targa 7083 JWD è stata diramata a tutte le forze di sicurezza; attivate le ricerche e il protocollo antiterrorismo, mentre un gabinetto di crisi è presieduto dal presidente della Generalitat, in continuo contatto con il premier Rajoy.

Vittime
La polizia di Barcellona ha confermato la presenza di almeno 13 vittime, e un centinaio di feriti, alcuni in gravi condizioni, ricoverati negli ospedali della città. Si tratterebbe presumibilmente di terrorismo, vista la velocità impressionante con cui il veicolo si è abbattuto sulla folla nel pieno centro della città.  «All'ambasciata italiana in Spagna risulta finora che tre connazionali sono rimasti feriti nell'attentato a Barcellona», ha dichiarato l'ambasciatore a Madrid Stefano Sannino. Crescono i timori per la vita di un uomo italiano rimasto coinvolto nell'attacco di Barcellona, dove ieri una furgone sulla Rambla ha falciato la folla uccidendo 13 persone e ferendone 100, ma al momento non c'è alcuna conferma ufficiale del decesso. Ventisei cittadini francesi risultano tra i feriti, ha indicato il ministero degli Esteri di Parigi, che ha chiarito che undici di loro sono in gravi condizioni. Oggi il ministro degli Esteri francese, Jean-Yves Le Drian, visiterà Barcellona. La polizia di Barcellona ha confermato che ci sono tre cittadini tedeschi e uno belga tra le tredici vittime accertate per l'attacco terroristico di ieri pomeriggio sulle Ramblas. Lo riferiscono gli organi di informazione spagnoli. Secondo il quotidiano El Mundo, sono già stati effettuati gli esami autoptici sui corpi delle tredici persone finora decedute. Sono stati prelevati anche campioni di dna e presto saranno effettuati gli esami delle arcate dentarie.

Attentatori
Inizialmente si è detto che i presunti autori dell'attentato sulla Rambla di Barcellona si fosseo asserragliati in un bar della zona. La polizia, si diceva, avrebbe cercato di negoziare con un altro attentatore, asserragliato in un ristorante turco. La polizia ha fatto poi sapere che due ulteriori attentatori erano in fuga, uno dei quali ucciso in uno scontro a fuoco durante un controllo di polizia. Secondo El Pais, sarebbe stato trovato all'interno del furgone noleggiato un passaporto, che sarebbe spagnolo. La polizia ha arrestato l'uomo che avrebbe affittato il furgone, Driss Oukabir. Secondo le prime notizie, l'uomo, di origine maghrebina è pregiudicato, forse legato alla mafia maghrebina. Dal suo profilo Facebook, dichiara di vivere in Francia nei pressi di Marsiglia.

Cinque terroristi uccisi non lontano da Barcellona
Nella notte, cinque presunti terroristi sono stati uccisi in un'operazione della polizia spagnola a Cambrils, cittadina sulla costa a sud-ovest di Barcellona, operazione in cui anche alcuni agenti sono rimasti feriti. La polizia ritiene che stessero preparando uno o più attacchi nella località turistica a circa 100 chilometri da Barcellona. I cinque uccisi, infatti, indossavano cinture esplosive da kamikaze e poco prima avevano investito alcune persone con un'automobile, replicando quanto accaduto qualche ora prima nella capitale catalana. Sette persone sono rimaste ferite, due in modo grave. Secondo molti si è trattato di un attentato sventato: un'auto ha falciato dei pedoni intorno alla mezzanotte sul lungomare della stazione balneare 120 chilometri a sud del capoluogo catalano, proprio come il furgone che ha 'puntato' le persone sulle Ramblas. Uno dei civili feriti è in condizioni gravi, hanno annunciato i servizi di emergenza della Catalogna sul loro profilo Twitter.  

Arresti
Per ora, dunque, due uomini sono stati arrestati, uno marocchino, l’altro originario di Melilla. Nessuno dei due è però il conducente del furgone della strage: quest’ultimo, dopo aver abbandonato il mezzo, è fuggito ed è ora ricercato. Poco fa una terza persona è stata arrestata a Ripoll, a pochi chilometri a nord di Barcellona. I media hanno parlato anche di un quarto arresto.

L'Isis rivendica, l'allerta della Cia
Inizialmente dal sito Site di Rita Katz l'Isis si è limitato a «celebrare» l'attentato. Qualche ora più tardi, però, è giunta anche la rivendicazione. Lo ha fatto attraverso la sua agenzia Amaq, secondo la formula già utilizzata nelle altre occasioni, affermando che «soldati dello Stato islamico hanno portato a termine l'operazione agli ordini del califfato contro i Paesi della coalizione» a guida Usa, impegnata in Siria e Iraq nella lotta all'Is. «La Spagna è la terra dei nostri avi e noi la riprenderemo con la forza di Allah». Lo Stato islamico di Abu Bakr al Baghdadi ha messo da tempo il Paese nel mirino. Secondo quanto si apprende dai media, la Cia avrebbe avvisato la Catalogna del pericolo di un attentato di matrice islamica.