25 aprile 2024
Aggiornato 02:00
Stati Uniti

Scontri Charlottesville, Trump: colpa di «entrambe le parti»

Nuova precisazione del Presidente americano dopo la condanna dei suprematisti: «Ho condannato i neonazisti. Ma le persone che erano lì non erano tutti neo-nazisti o suprematisti bianchi».

NEW YORK - Donald Trump ha attribuito a «entrambe le parti» la responsabilità degli scontri di sabato scorso a Charlottesville, in Virginia. Se lunedì aveva puntato il dito contro razzisti e suprematisti, nella conferenza stampa tenuta ieri alla Trump Tower di New York il presidente americano ha detto di essere stufo di dover rispondere ancora sulla questione, e ha aggiunto: «Penso che la colpa sia di entrambe le parti».
Quindi ha proseguito: «Da una parte c'è un gruppo che è aggressivo e dall'altra un gruppo che è anche molto violento. E nessuno vuole dirlo, ma lo dirò io ora. Che dire di alt-left che ha attaccato alt-right? Non hanno qualche responsabilità? Ci sono due versioni della storia».
«Ho condannato i neonazisti. Ma le persone che erano lì non erano tutti neo-nazisti o suprematisti bianchi - ha concluso - c'erano persone perbene da entrambe le parti».

REAZIONI - Le parole di Trump sono state subito accolte con favore da David Duke, ex leader del Ku Klux Klan presente sabato scorso alla manifestazione organizzata dai gruppi di estrema destra contro il progetto della città della Virginia di abbattere la statua del generale confederato Robert E Lee: «Grazie presidente per la vostra onestà e per il coraggio di dire la verità su #Charlottesville e condannare i terroristi di sinistra».
Ma l'ex candidato repubblicano alla Casa Bianca, Mitt Romney, ha twittato: «No, non è la stessa cosa. Una parte è razzista, intollerante, nazista. L'altra si oppone a razzismo e intolleranza. Universi moralmente diversi». Anche il presidente della Camera, il repubblicano Paul Ryan ha scritto su Twitter: «Dobbiamo essere chiari. La supremazia bianca è ripugnante».

LA CONDANNA DI PENCE - Il vicepresidente Usa Mike Pence ha condannato i gruppi di estrema destra che sabato hanno condotto una violenta manifestazione in Virginia, dicendo che non ci deve essere «nessuna tolleranza per l'odio e la violenza».
«Noi non tolleriamo l'odio e la violenza dei suprematisti, dei neonazisti e del Ku Klux Klan», ha detto Pence in risposta a una domanda mentre teneva una conferenza stampa a Cartagena, in Colombia.
«Questi pericolosi gruppetti non hanno spazio nella vita pubblica americana e nel dibattito americano e noi li condanniamo nei termini violenti», ha concluso il vicepresidente.