24 aprile 2024
Aggiornato 02:00
Finanza

Roberto Meneguzzo e Palladio, storia di un successo italiano

La storia della fondazione di Palladio Finanziaria e del manager vicentino Roberto Meneguzzo, fondatore di PFH

Roberto Meneguzzo, fondatore di PFH / Palladio Holding S.p.A
Roberto Meneguzzo, fondatore di PFH / Palladio Holding S.p.A Foto: Ufficio Stampa

È dal suo ritorno dagli Stati Uniti, nel 1980, che il manager vicentino ha portato nel Triveneto l’esperienza acquisita all’estero. Grazie alle specializzazioni statunitensi, infatti, Roberto Meneguzzo ha saputo riportare in patria le novità d’Oltreoceano.

La fondazione di Palladio Finanziaria ha messo al centro degli interessi economici italiani prima una serie di famiglie abbienti del Nord Italia, poi grandi gruppi bancari e finanziari.

La nascita di Palladio Finanziaria

Nel 1982 nasce Palladio Finanziaria Holding (dal 2018 rinominata PFH). A guidarla è in prima persona Meneguzzo, il quale troverà nel 1998 un alleato di tutto rispetto: il bergamasco Giorgio Drago che proviene da Mediobanca e Gemina.

L’impresa attira finanziatori dai nomi importanti come Veneto Banca e BPM, rendendosi silenziosamente protagonista di azioni finanziarie di grande successo. In questi anni infatti si crea il primo contatto con il leone della Generali.

Snai rientra nel grande gioco delle acquisizioni e di quello che è il punto di forza di Roberto Meneguzzo e di Palladio, cioè la private equity. In questo settore si concentrano gli sforzi e gli investimenti della Holding, diversificando i propri interessi in numerosi settori.

Gli anni 2000 e la redistribuzione del potere in Palladio

Nel 2006 Giorgio Drago e Roberto Meneguzzo danno vita a Venice S.p.A. e nel 2010 a VEI Capital. In questi due nuovi nomi confluiscono le attività finanziarie principali: la private equity in primis e, in minor parte, l’energia rinnovabile. Attuale presidente della Holding è Roberto Ruozi, già Rettore della Bocconi e manager di lungo corso.

Il controllo delle operazioni viene invece affidato a manager di età inferiore ai 50 anni, visti da Meneguzzo e da tutto il team di Palladio come il futuro della finanza del Paese. Ai vertici di Venice S.p.A. e di VEI arrivano infatti Nicola Iorio ed Enrico Orsenigo.

La grossa operazione di rinnovamento ai vertici rende Palladio e Roberto Meneguzzo ancora più rilevanti nella geografia degli investimenti del Nordest. Palladio Finanziaria è oggi una Holding di partecipazione con oltre 400 milioni di euro di permanent capital più i fondi di investitori terzi, con l’obiettivo finale di imporsi come guida nel mondo dell’alternative asset management.

Il nuovo mondo Palladio: energie rinnovabili e non solo

Palladio ha appena festeggiato il quarantesimo anniversario dalla nascita ed è sempre più giovane, sempre più green. Si lavora nel mondo delle energie rinnovabili con la ForVei, una joint venture tra VEI green e Foresight dedicata al fotovoltaico.

Dal 2005 sono iniziati gli investimenti in Brownfield, e nel 2018 la Holding ha cominciato ad occuparsi anche di Greenfield, nuovi progetti da gestire in toto, dall’inizio alla fine. Grazie allo sguardo esperto e innovatore di Roberto Meneguzzo, la Palladio Finanziaria è così un polo di attrazione per giovani imprenditori e idee green.

Nel mondo della private equity gli investimenti principali degli ultimi anni sono quelli in Rcf, Fila e Tech Cimos. Dalle amplificazioni alla cancelleria ai componenti per motori turbo, tutti i settori di rilievo rientrano nelle mire della Palladio e quindi di VEI Capital.

VEI green si dedica al cleantech e alle energie rinnovabili. Qui è stato necessario nel 2014 coinvolgere Enrico Orsenigo, ex Edison e Bnp Paribas. Il suo apporto è stato necessario per traghettare Palladio nel futuro delle imprese finanziarie a sfondo ecologico. Investire nel fotovoltaico, rendere sempre più importante lo sforzo economico verso la tecnologia «pulita» sono alcuni tra gli obiettivi dell’attuale corso di Palladio.

Roberto Meneguzzo e Palladio Finanziaria

Quando la famiglia Meneguzzo ha rilevato le quote delle due banche venete (Popolare Vicenza e Veneto Banca) per investire nell’azienda che oltre 40 anni fa è stata la sua prima «creatura», ha scelto un corso giovane e diversificato. L’80% degli affari si svolge sempre nell’ambito della private equity, il restante 20% guarda con fiducia alle energie rinnovabili.

Da Vicepresidente e senior partner, il manager vicentino continua nel suo sogno di rendere il Nordest italiano un polo d’attrazione per imprese economiche di successo. Sogno che non si è mai spento, ha solo cambiato forma, insieme all’assetto societario di Palladio Finanziaria e ai nuovi settori verso i quali puntare. Il fiuto per gli affari e la lungimiranza manageriale, invece, sono rimasti invariati.