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Le differenze tra una lampadina E27 e una lampadina E14

Quando si deve sostituire una lampadina, uno degli aspetti da tenere in considerazione è la dimensione dell’attacco, vale a dire la filettatura che viene avvitata al portalampada

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Lampadine
Lampadine (© Depositphotos)

Quando arriva il momento di sostituire una lampadina, uno degli aspetti a cui si deve prestare attenzione ha a che fare con la dimensione dell’attacco, vale a dire la filettatura che viene avvitata al portalampada e che si trova al di sotto del corpo in vetro. Sono due gli attacchi disponibili: quello piccolo, identificato dalla sigla E14, e quello grande, identificato dalla sigla E27. Ma che cosa vogliono dire queste sigle? La lettera E non è altro che un omaggio a Thomas Edison, mentre il numero corrisponde al diametro della filettatura, che viene indicato in millimetri. Questo vuol dire che l’attacco delle Lampadine LED E27 dimmerabili ha un diametro di 27 millimetri.

Cosa sono le lampadine LED dimmerabili

Ma a proposito: di che cosa si parla quando si fa riferimento alle lampadine LED dimmerabili? LED è un acronimo che indica i diodi a emissione luminosa, cioè ciò che determina l’illuminazione prodotta dalle lampadine. Maggiore è la quantità di elettricità da cui il diodo è attraversato e maggiore è la quantità di luce che viene generata. Questo vuol dire che una lampadina dimmerabile mette a disposizione la possibilità di modulare la potenza a seconda dei gusti e delle esigenze: per esempio per avere una luce soffusa quando si vuole creare un’atmosfera particolare o più semplicemente per evitare un dispendio di energia inutile se non si ha bisogno di un livello di potenza troppo elevato per l’illuminazione.

Regolare l’intensità delle lampadine LED

Prima di comprare una lampadina LED è sempre utile verificare con attenzione le sue caratteristiche, in modo che si possa essere certi di avere a che fare con un prodotto dimmerabile; va detto, comunque, che sono pochi i modelli di lampadine LED che sono privi di una versione dimmerabile. Il dimmer, d’altro canto, è indispensabile quando si ha la necessità di modificare l’intensità luminosa che viene garantita da una lampadina LED. C’è, però, un problema: è raro che le lampadine LED possano essere dimmerate in maniera soddisfacente se si ha a che fare con un dimmer progettato per le lampade a incandescenza o per quelle alogene. I dimmer, infatti, si caratterizzano per un range di potenza che può andare da un minimo di 40 W a un massimo di 80. Di conseguenza, nel momento in cui una lampadina a LED prende il posto di una alogena, essa ha un livello di potenza più basso rispetto a quello che il dimmer potrebbe permettere.

Perché le lampadine LED ogni tanto sfarfallano

Proprio questa è la ragione per la quale a volte le lampadine LED danno vita a sfarfallii poco gradevoli: non è un problema di scarsa qualità della lampadina, ma semplicemente un abbinamento errato tra essa e il dimmer. Tali tremolii, tuttavia, rischiano di mettere a repentaglio la qualità dell’illuminazione. Ovviamente, si tratta di un problema a cui si può porre rimedio senza difficoltà: è sufficiente comprare un regolatore di intensità girevole. Sul mercato si trovano manopole di questo tipo, concepite proprio per i prodotti LED con un intervallo di potenza che va da 0 a 150 W, grazie a cui quasi tutte le lampadine LED possono essere dimmerate.

Come scegliere le lampadine LED dimmerabili da acquistare

Come si vede, quindi, sono diversi gli aspetti a cui bisogna prestare attenzione prima di comprare una o più lampadine LED dimmerabili. Un altro elemento da controllare è il portalampada: dentro, infatti, si può appurare quale sia il diametro della filettatura che corrisponde alla lampadina che deve essere avvitata. La differenza tra una lampadina con attacco E14 e una lampadina con attacco E27 è evidente: basta farci l’occhio all’inizio per non correre il rischio di confondere i due prodotti.

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