19 aprile 2024
Aggiornato 10:30
Finanza

Mps e la lista dei suoi primi 100 debitori insolventi: perché è solo la punta dell'iceberg

Nella lista dei primi cento debitori del Monte Paschi Siena troviamo i “soliti noti”. Sono i big dell'industria italiana, ma non solo loro

E' stata pubblicata la lista dei 100 debitori insolventi di Mps
E' stata pubblicata la lista dei 100 debitori insolventi di Mps Foto: ANSA/MATTEO BAZZI ANSA

SIENA – Nella lista dei primi cento debitori insoventi del Monte Paschi Siena troviamo i «soliti noti». Nomi che abbiamo già avuto modo di memorizzare nella lista dei debitori insolventi della Banca Popolare di Vicenza, ad esempio. Sono i big dell'industria italiana, enti locali e fondi immobiliari già conosciuti per le loro cattive abitudini finanziarie. Clienti bancari che svariate volte hanno preso a prestito ingenti somme di denaro senza restituirle. E' il caso di Sorgenia Power Spa, prima nella lista dei primi cento debitori che hanno azzoppato la banca più antica del mondo, Mps. Al 30 settembre 2017, la società elettrice che fu della famiglia De Benedetti prima di finire sotto il controllo delle banche proprio a causa dei suoi debiti, Sorgenia Power Spa aveva un'esposizione lorda verso Mps di 300 mila euro. Ma nel mese di gennaio del 2017, secondo quanto riportato da Il Sole 24Ore, il debito era molto più alto e ammontava a circa 600 milioni di euro. Una cifra da capogiro, in grado di mettere in ginocchio anche un colosso bancario storico come Mps. Ma non da sola.

La lista dei primi 100 debitori insolventi di Mps
E infatti la Sorgenia Power Spa è in buona compagnia. In cima alla classifica figurano anche altre due società riconducibili al gruppo di Carlo De Benedetti: Sorgenia Spa e Tirreno power. I loro debiti incagliati, sommati insieme, ammontano a circa 400 milioni di euro. La lista, però, comprende anche tante altre società appartenenti ad imprese pubbliche o enti pubblici, enti locali e fondi immobiliari. Ad esempio troviamo Bagnoli Futura, di cui il Comune di Napoli è azionista di maggioranza. C'è Atac, la società dei trasporti pubblici della Capitale sull'orlo del baratro. C'è Alitalia Spa. C'è Riscossione Sicilia. C'è pure il Grand Hotel di via Veneto a Roma (con 24 milioni di euro di debiti). Ci sono gli imprenditori della pregiata pasta Rummo (con altri 24 milioni di euro di debiti). Ci sono la famiglia Merloni e il gruppo di Zamparini, il presidente del Palermo calcio.

La punta dell'iceberg
C'è anche la holding Mezzaroma, il gruppo familiare di Luca Cordero di Montezemolo. Sono tutti «cattivi pagatori» che hanno avuto in prestito dalla banca senese cifre folle senza restituirle. Tuttavia, per onestà intellettuale, è necessario sottolineare che messi tutti insieme questi debiti ingenti non raggiungono neppure la cifra di 5 miliardi di euro. Tanta roba, per carità. Ma non abbastanza da risolvere il nodo delle responsabilità della mala gestio di Mps scaricando la colpa dei guai finanziari della banca esclusivamente su questi primi cento debitori insolventi. In questa lista, infatti, non figurano altri nomi importanti: centinaia di altri clienti facoltosi che hanno preso in prestito somme considerevoli svuotando le casse della banca più antica del mondo senza restituire il dovuto. A divorare il ventre molle dell'istituto bancario senese sono stati in tanti, tantissimi. E i loro nomi non sono ancora noti. Il buco nero che ha quasi fagocitato Monte Paschi Siena e l'ha portata sul ciglio del baratro è una storia che deve essere ancora raccontata. E questa non è che la punta dell'iceberg.