19 aprile 2024
Aggiornato 13:30
Crisi Alitalia

Alitalia, così il Governo «spreca» altri 300 milioni di soldi pubblici

Il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, ha annunciato che il Governo ha deciso di prorogare il prestito ponte per salvare la compagnia aerea

Il ministro Carlo Calenda annuncia un altro prestito ponte per Alitalia.
Il ministro Carlo Calenda annuncia un altro prestito ponte per Alitalia. Foto: ANSA

FIUMICINO – Oggi scadono i termini per le offerte vincolanti su Alitalia. E nelle prossime ore dovrebbero essere rivelati gli scenari futuri della compagnia aerea, che tuttavia non appaiono rosei. Ryanair si è sfilata dalla corsa e restano in pista Lufthansa e alcuni fondi statunitensi. L’offerta della compagnia tedesca, però, è un piano «lacrime e sangue» che spaventa – e non poco – i lavoratori. Lufthansa è pronta a sborsare circa 500 milioni di euro per concentrarsi esclusivamente sulla sola parte aviation (la flotta, i piloti e gli assistenti di volo, gli slot), ma pretende il dimezzamento del personale (circa 6mila dipendenti) e la riduzione delle attività di corto e medio raggio. Un ruolo, ancora da definire, sarebbe riservato poi a Etihad, l'ex azionista di minoranza con il 49%.

L’offerta di Lufthansa
Secondo le fonti del Corriere della Sera il governo Gentiloni sarebbe orientato a l'ipotesi tedesca, almeno per qualche mese, ritenendo i sacrifici occupazioni intollerabili. L'obiettivo dell'Esecutivo sarebbe infatti quello di posticipare il confronto con Lufthansa a dopo il voto, previsto per il marzo prossimo, negoziando magari sulla riduzione dei dipendenti in cambio dell'ingresso di fondi o della Cassa Depositi e Prestiti. Nel frattempo è giunta la notizia della proroga del prestito ponte. Il Governo ha deciso di stanziare altri 300 milioni di euro «per garantire la cessione in maniera ordinata e tranquilla».

Un altro prestito ponte per Alitalia
Ad annunciarlo è stato nelle scorse ore il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, intervistato da Lucia Annunziata a "In 1/2 ora" su Rai3. «Noi - ha spiegato Calenda - dovevamo avere le offerte della gara molto prima del 16 ottobre, ma poi il sistema è stato stravolto da crisi come quella di Air Berlin e Ryanair. Se consideriamo tre mesi di negoziato per l'accordo e poi i tempi per l'Antitrust europeo ci vuole molto tempo». Così l’Esecutivo, per bocca del ministro Calenda, ha cercato di giustificare il nuovo esborso di soldi pubblici a favore di Alitalia.

Lega Nord: Il Governo getta via i soldi dei contribuenti
«L'accordo sulla vendita - ha proseguito il ministro - sarà precedente al periodo elettorale, ma prima che il cespite passi in mano ad acquirente ci vuole molto tempo. Abbiamo preferito dare del capitale per gestire quel percorso». Calenda ha infine ricordato che le offerte arriveranno entro le ore 18 di oggi, ma il suo annuncio ha irritato non poco i cittadini italiani e, in particolare, gli esponenti della Lega Nord. Il deputato Paolo Grimoldi denuncia che «il Governo è senza vergogna perché ammette che non ci sono acquirenti per Alitalia e occorre sprecare altri 300 milioni dei contribuenti». E conclude: «Basta gettare soldi per i carrozzoni romani».