19 aprile 2024
Aggiornato 14:00
Banche

Mps è salva, ma arrivano i tagli: 5500 esuberi e 600 filiali da chiudere

La Commissione Ue ha approvato gli aiuti di stato necessari per la ricapitalizzazione precauzionale e il Fondo Atlante II rileverà oltre il 95% del portafoglio di sofferenze di Mps

Monte Paschi di Siena è salva, ma arrivano i tagli.
Monte Paschi di Siena è salva, ma arrivano i tagli. Foto: ANSA/MATTEO BAZZI ANSA

SIENA – Monte Paschi di Siena è salva. La Commissione Ue ha approvato aiuti di stato per 5,4 miliardi di euro per la ricapitalizzazione precauzionale della banca più antica del mondo. L'operazione è una delle più grandi mai realizzate in Europa e complessivamente supera gli 8 miliardi di euro. Un ruolo determinante sarà svolto dal Fondo Atlante II, che ha firmato un accordo vincolante con MPS per definire le fasi e le condizioni per il suo investimento nella cartolarizzazione del portafoglio di crediti lordi in sofferenza pari a circa 26,1 miliardi di euro. L'intervento del Fondo Atlante II consisterà infatti nell'acquisito del 95% delle tranche Junior e Mezzanine emesse dal veicolo di cartolarizzazione che acquisirà il portafoglio di sofferenze di Mps.

Padoan: Una svolta per il sistema bancario italiano
Il prezzo medio è pari al 21% del Gross Book Value. E' previsto che oltre il rendimento del 12% per il Fondo, il rendimento aggiuntivo realizzato venga retrocesso per il 50% a MPS. Secondo il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, intervenuto in conferenza stampa dopo il via libera di Bruxelles alla ricapitalizzazione precauzionale, il salvataggio del Monte Paschi Siena è un «ulteriore elemento di svolta dopo l'accordo di una settimana fa sulle banche venete» ed è stato «estremamente importante per tutto il sistema bancario italiano». Il piano di ristrutturazione di Mps «dà certezze» e «un orizzonte credibile» per la banca che avrà «un livello di capitale importante ed entro la prima metà del 2018 cederà quasi per intero le sofferenze, per un valore lordo di più di 28 miliardi».

Oltre 5.500 esuberi e 600 filiali da chiudere
L'amministratore delegato, Marco Morelli, ha parlato del piano di salvataggio come di una «pietra miliare» e, dopo aver riconosciuto la fuga di depositi dei mesi scorsi, ha presentato il nuovo piano industriale dell'istituto che riguarda il periodo 2017-2021. La banca senese prevede un drastico taglio delle sue risorse pari al 30%. Si tratta di una «revisione del dimensionamento di tutte le strutture organizzative del gruppo» - come ha sottolineato Morelli - che porterà a una riduzione di circa 5.500 unità entro il 2021 (di cui 4.800 uscite attraverso l'attivazione del Fondo di solidarietà, 450 uscite legate alla cessione/chiusura di attività, 750 uscite derivanti da turnover fisiologico) e la chiusura di 600 filiali su 2000.