29 marzo 2024
Aggiornato 09:30
Appuntamenti

Eventi a Bologna, 8 cose da fare il 17 e il 18 febbraio

Concerti, spettacoli, mostre e tanto altro. Ecco cosa vi attende in città per il weekend e come fare per non perdere gli appuntamenti migliori

Bologna, 8 cose da fare il 17 e il 18 febbraio
Bologna, 8 cose da fare il 17 e il 18 febbraio Foto: Shutterstock

BOLOGNA – Dalla musica, al teatro, alla storia. Ecco qualche consiglio per non lasciarsi sfuggire i momenti più interessanti del fine settimana bolognese.

Musica live
Al Moustaches, domenica 18 febbraio, evento speciale: il live di Julico è mix di grinta e colori, una combinazione tra ritmi sudamericani e canzone europea. Un concerto allegro, dove presenta le canzoni -in italiano e spagnolo- dell'ultimo album «Sos» suonato nel 2017 in giro per Argentina, Italia e Spagna, insieme ad alcuni tra i più bei brani del Sudamerica. Già fondatore dei Turkish Café e de La Terapia Latina, ha aperto, tra gli altri, i concerti di Fabi, Capossela, Vecchioni, Bandabardò, Marlene Kuntz, Rachele Bastreghi, Pilsen, Marta sui Tubi, Los Violadores.

Concerti
Al Locomotiv Club, in concerto Joan Thiele. È uscito il 25 agosto il nuovo singolo «Armenia», scritto e composto in inglese da Joan stessa e prodotto insieme agli Etna, la band di musicisti siciliani che l’ha sempre accompagnata sin dagli esordi. «Armenia» è stato registrato nel nuovo Red Bull studio mobile. Un brano dal ritmo esotico e travolgente, il cui titolo è il nome della città colombiana dove vive la famiglia paterna di Joan. Il singolo è accompagnato da un video girato tra distese d’acqua, vegetazione mediterranea e montagna, una commistione perfetta tra musica e natura.

Gran Ballo di Carnevale
Gran Ballo di Carnevale in Sala Farnese intende ricreare una Festa da Ballo in stile Ottocento per festeggiare il Carnevale. Sessanta danzatori dell'associazione 8cento, in splendidi abiti storici, danzeranno Valzer, Quadriglie, Polke, Mazurke, Galop. Le danze saranno arricchite da racconti sulla storia di Palazzo d'Accursio a cura di Paolo Cova e sulla storia delle danze.

Ragazzi a teatro
Al Teatro Testoni Ragazzi, domenica 18 febbraio, alle 16.30, in scena «Ali». Il racconto di un incontro tra un ragazzo qualunque, un po’ disilluso e pessimista, e un angelo caduto che ha voglia di soffrire e di amare come fanno tutti gli esseri umani. La creatura, scesa dal cielo, chiede, interroga, vuole capire il perché di ogni cosa. è curioso e ingenuo come un bambino. Tra i due si stabilisce una rete di interrogativi reciproci, di curiosità, e in questo modo si animano i sentimenti e le sensazioni che la creatura non ha mai provato, proprio quelli di cui andava alla ricerca rinunciando alla sua dimensione divina. Il Teatro la Ribalta - Kunst der Vielfalt è una compagnia teatrale professionale costituita da uomini e donne in situazione di handicap e non. In questa produzione la compagnia si avvale delle coreografie del Tanztheater Wuppertal Pina Bausch.

Per i più piccoli
Sabato 17 e domenica 18 febbraio, al Teatro Testoni Ragazzi, «Storia di un Armadio». Questa è una storia di grandi e di piccoli. Ci sono i cuccioli e gli animali, i bambini e le mamme, gli armadi piccoli e gli armadi grandi… Ed è proprio da un armadio in continua trasformazione che nasce la storia. Partendo alla ricerca del «grande», dall’armadio compare un albero enorme dal quale escono fiori, uccelli, e poi una montagna piena di nuvole, di pioggia, di sole e di mucche che saltano da una cima all’altra. Un gioco di non-sense per raccontare con immagini e parole l’incontro di un uomo con il mondo che lo circonda: bambini, donne, ragazzi, animali, montagne, mari, cieli, oggetti, cose… Per raccontare come il grande e il piccolo non siano un valore, ma semplicemente uno stato.

Storia
La mostra «Medioevo svelato». Storie dell’Emilia-Romagna attraverso l’archeologia - al Museo Medievale di Bologna dal 17 febbraio al 17 giugno 2018 - racconta in modo inedito e originale le vicende con cui Goti, Longobardi, Bizantini e nuovi centri di potere (castelli, monasteri, edifici di culto e Comuni) hanno scritto la storia dell’Emilia-Romagna nel passaggio dal mondo antico verso l’età moderna. L’esposizione indaga le trasformazioni causate dall’affermazione dei nuovi ceti dirigenti goti, bizantini e longobardi in questo territorio e nelle sue città, attraverso un viaggio nel tempo di quasi un millennio che racconta la delicata fase di passaggio dalla Tarda Antichità (IV-V secolo) al pieno Medioevo (inizi del Trecento). Una transizione che si riverbera in ogni aspetto della vita politica, economica, sociale e culturale, rappresentando un momento decisivo nella costruzione di nuovi assetti di potere e nuove identità. l percorso espositivo, articolato in sei sezioni tematiche, presenta una selezione di oltre 300 reperti, recuperati dalle intense ricerche archeologiche condotte in regione negli ultimi 40 anni, racconta con nuove chiavi di lettura questo lungo e complesso percorso storico. Dal missorium d’argento cesenate (piatto di uso simbolico-celebrativo) che testimonia la vita agiata di un possidente terriero nella tardantichità alle fibule di età gota rinvenute a Imola, dai reperti longobardi recuperati nella necropoli di Ponte del Rio di Spilamberto al servizio di vasellame in argento di età bizantina proveniente da Classe, dai bicchieri in legno rinvenuti a Parma al bacino in maiolica recuperato dalla facciata della chiesa di San Giacomo Maggiore a Bologna. Accompagneranno la mostra visite guidate, conferenze e una rassegna di film curata dalla Fondazione Cineteca di Bologna.

Musica e comicità
Al Teatro Dehon, sabato 17 febbraio, «Il sol ci ha dato alla testa». La Rimbamband: cinque musicisti, un po’ suonati, ma straordinari, che incantano, creano, illudono, emozionano mixando tutti i linguaggi possibili dell’arte e dello spettacolo dalla musica, mimo, clown, tip tap alle parodie per citarne alcuni. Si ascolta come fosse un concerto e si guarda come fosse un varietà.

Sabato a palazzo
Sabato 17 febbraio alle 10, a Palazzo Pallavicini: la reggia di Bologna. L’apertura straordinaria di tutte le sale del piano nobile ci permetterà di ammirare i magnifici apparati, gli stucchi di formidabile fattura, gli affreschi dei grandi bolognesi ma soprattutto ci permetterà di immaginare lo sfarzo delle feste e il prestigio degli ospiti illustri che furono accolti tra queste mura. Artefice di tanta grandiosità fu un uomo dinamico ed ambizioso che, dopo un vita avventurosa e piena di affermazioni importanti, elesse a sua dimora la nostra amata Bologna.