19 aprile 2024
Aggiornato 02:30
Appuntamenti

Eventi a Bologna, 6 cose da fare giovedì 18 gennaio

Musica dal vivo, spettacoli, comicità. Ecco che cosa vi attende in città e come fare per non perdere gli appuntamenti migliori

Bologna, 6 cose da fare giovedì 18 gennaio
Bologna, 6 cose da fare giovedì 18 gennaio Foto: Shutterstock

BOLOGNA – Concerti, teatro, cultura e molto altro. Ecco qualche consiglio per non lasciarsi sfuggire i momenti più interessanti della serata.

Musica live
Arriva a Bologna il tour di presentazione di «Infedele», il nuovo disco di Colapesce, per l'occasione in una data imperdibile al Teatro Antoniano. Anticipato da due brani - Ti attraverso, pubblicata lo scorso sei settembre in occasione del 34esimo compleanno di Colapesce (al secolo Lorenzo Urciullo) e Totale, uscita il 22 settembre e accompagnata da un video epico per la regia di Ground's Oranges - il nuovo album di Colapesce, dal programmatico titolo di «Infedele» è uscito il 27 ottobre per 42 Records/Believe.

Concerti
Sul palco del Cortile Cafè, per la rassegna Sottoscala Live arriva Johann Sebastian Punk a presentare il suo nuovo album «Phoney Music Entertainment». Johann Sebastian Punk è, dal 2012, l’alter-ego glam di Massimiliano Raffa, reduce da esperienze musicali in territori musicali tra i più disparati, dalla libera sperimentazione alla forma canzone. Lanciato da Enrico Ruggeri al Mei di Faenza nel 2013, Johann Sebastian Punk ha operato nell’area di Bologna fino alla pubblicazione del disco d’esordio, «More Lovely and More Temperate» (SRI/Irma Records/Audioglobe), pubblicato nel 2014. L’album ha ricevuto il plauso unanime della critica, che ne ha esaltato la spericolatezza delle soluzioni musicali, i temerari sincretismi stilistici proposti, l’ampio respiro melodico, l’afflato collagistico, l’universalismo contenutistico e la decadente teatralità espressiva. Nell’autunno del 2014 l’album è dapprima candidato alla Targa Tenco alla Miglior Opera Prima e poi inserito nella cinquina finale, segnalandosi come primo finalista nella storia delle Targhe con un album in lingua inglese. Lanciato da un live negli studi di Radio Uno Rai, ha subito dopo preso il via un tour in quartetto in un cui la band ha dato prova di saper accentuare i toni musicali e teatrali, offrendo un potente e cabarettistico spettacolo in cui il progressive incontra il punk, la psichedelia incontra il noise e dove le regole della musica pop vengono sovvertite in un estenuante rito orgiastico. Spostata nel 2015 la propria dimora a Milano, Raffa ha prodotto, ancora in sostanziale solitaria suonando la quasi totalità degli strumenti, «Phoney Music Entertainment», la risposta situazionista al surrealista predecessore.

Cantautori
All'Altro Spazio, Tommaso Novi (I Gatti Mézzi) presenta il suo nuovo album da solista «Se mi copri rollo al volo». Il primo disco da solista di Novi, compositore, musicista e musicoterapista pisano, fondatore con Francesco Bottai del duo I Gatti Mézzi. Coerente al percorso intrapreseo con i Gatti Mézzi, grazie alla quale ha ottenuto riconoscimenti come il Premio Ciampi e svolto oltre 700 concerti in tutto il mondo, Novi propone uno stile compositivo autentico, colto, impertinente e profondamente autoironico. «Se mi copri rollo al volo» è uno sguardo indulgente sul disorientamento di un’intera generazione, una raccolta raffinata di canzoni volta a raccontare la confusione, l’apatia e la necessità di proteggersi. Novi immagina un percorso di guarigione a colpi di videogames e lo struttura con grande lucidità e programmazione. Mette in atto, attraverso nove canzoni, il suo piano, cerca una complicità semplice con gli amici, si scrolla di dosso il peso del tempo e lo consegna ai personaggi che interpreta, di gioco in gioco.

Comicità
Al Teatro Il Celebrazioni, in scena Duilio Pizzocchi e Giuseppe Giacobazzi. Divertirsi e allo stesso tempo fare del bene è possibile? Grazie a Couponlus, sì. Uno dei tre appuntamenti con il progetto «Risate di...cuore» è fissato per il 18 gennaio con Duilio Pizzocchi e Giuseppe Giacobazzi protagonisti di Attenti a quei due. Attenti a quei due, perché ci sarà da divertirsi, i due attori in scena insieme faranno scintille. Monologhi e duetti si alterneranno in uno spettacolo unico che vedrà i più esilaranti personaggi di Pizzocchi (la vecchietta, il camionista Bottazzi e il frickettone Cactus) alternarsi alle riflessioni a tutto tondo di un Giacobazzi straordinario tra ieri, oggi e domani. L'intero ricavato della serata sarà devoluto a Fanep Onlus.

Spettacolo
Al Teatro delle Moline, il «45 giri di Astorritintinelli». Due studi sul Paese e sull'Arte della scena. 
«Immaginazione al potere» è un approfondimento ispirato alla prima parte dell’ultima creazione della compagnia Astorritintinelli, Il sogno dell’arrostito, in cui un uomo e una donna cercano in uno spazio vuoto di reinnescare il motore dell’immaginazione su un copione già scritto.
«La raccolta dei sogni – affermano Astorri e Tintinelli – che abbiamo condotto nell’ultimo anno col nostro pulmino in giro per strade, piazze e mercati ha evidenziato la mancanza di sogni nelle persone o comunque la difficoltà di rilanciare un nuovo immaginario. «Immaginazione al potere» è stata una delle parole d'ordine degli studenti del sessantotto, ai quali il filosofo Marcuse (ideatore della frase) guarda come veicolo attraverso il quale si può realizzare la liberazione. Per poter realizzare delle cose bisogna prima immaginarle, così come per cambiare le cose bisogna prima immaginare il cambiamento, immaginare le cose cambiate…». «Folliar» è una riflessione sull’arte della scena in cui due attori di beckettiana memoria si confrontano sul fallimento dell’Arte e sulla sua inutilità rispetto alle vicende del mondo. Uno studio di venti minuti realizzato per la prima volta lo scorso settembre a Contemporanea Festival per il Teatro Metastasio di Prato. «Platone diceva – proseguono sempre Astorri e Tintinelli – che il potere dell'arte sull'animo umano era così grande che avrebbe potuto da solo distruggere il fondamento stesso della città e tanto più a malincuore riteneva che andasse bandito.  Il destino dell'arte è ancora quello di cambiare la vita? Non dovrebbe far rimpiangere una bellezza perduta da poterla poi rivendicare nella vita di tutti i giorni? Questi interrogativi sono stati il nostro punto di partenza».

Balletto
Al Teatro Duse, in scena Romeo e Giulietta. Il primo balletto creato da Youri Vàmos che disgiunge la tragica storia d’amore dal Rinascimento italiano per ambientarla negli Anni Venti e Trenta, periodo nel quale Prokofiev aveva composto l’opera. Il coreografo ha concepito questo balletto come la storia di due giovani che, a dispetto della loro età e ingenuità, seguono le loro passioni più profonde, incuranti delle conseguenze.