24 aprile 2024
Aggiornato 13:00
Commercio estero

Biella, export sopra la media regionale e nazionale

Nei primi sei mesi del 2018 le vendite all'estero sono cresciute del 5%. Segnali positivi dai Paesi extra UE

BIELLA - Nel corso del primo semestre del 2018 il valore delle esportazioni biellesi ha superato la quota del miliardo di euro, registrando un incremento pari al 5% rispetto al corrispondente periodo 2017. I dati devono essere letti in un contesto generale che ha visto l'export crescere a tutti i livelli territoriali: nazionale (+3,7%), di ripartizione territoriale (Italia nord-occidentale media 4%) e regionale, con il Piemonte che ha ottenuto un incremento dell’1%, registrando una più modesta performance tra le principali regioni esportatrici.

Eccellenza e qualità garanzia per i mercati esteri
«Le nostre due province, Biella e Vercelli anche in questo primo semestre dell’anno, hanno proseguito nel loro trend positivo delle vendite sui mercati esteri, collocandosi al di sopra della media nazionale e regionale. Dobbiamo considerare che i dati vengono confrontati con il corrispondente periodo del 2017, anno particolarmente positivo per le esportazioni locali, e che abbiamo vissuto, in questo primo semestre, in un contesto internazionale di forti tensioni in tema di dazi e barriere all’ingresso, che non ha certo creato un clima favorevole per gli scambi. L’eccellenza e la qualità produttiva del nostro «made in Italy» paiono essere una solida garanzia sui mercati esteri. Il lungo periodo di crisi economica ci deve comunque ricordare come le dinamiche economiche possono essere influenzate da tanti fattori. Il momento favorevole dovrebbe essere un ulteriore stimolo, per tutte le istituzioni e le imprese, a considerare l’internazionalizzazione come uno dei fattori strategici per la nostra crescita» dichiara Alessandro Ciccioni, Presidente della Camera di Commercio di Biella e Vercelli.

I dati nel dettaglio
Le attività manifatturiere, che segnano nel complesso un aumento del +4,2% costituiscono la componente quasi esclusiva dell'export provinciale. Registrano un incremento di assoluta rilevanza gli articoli di abbigliamento (+18,1%), le bevande (+17,2%, dato quest'ultimo da leggere comunque in relazione ai bassi valori assoluti, al pari del comparto alimentare che registra un +13,7%) e le altre attività manifatturiere (+5,7%). Più contenuta la dinamica per i prodotti tessili (+2,9%) che rappresentano il principale settore (con una quota pari al 58,9% del totale export provinciale). In calo la meccanica (-12,1%). Seppure con valori assoluti bassi rispetto al totale, che influenzano anche i confronti percentuali, segnaliamo la crescita del settore dell'agricoltura (+31,1%), e quello degli altri prodotti, che registra un incremento del +130,2%.

I mercati
Per quanto concerne i mercati di sbocco, l'Unione Europea, assorbendo il 55,9% delle vendite all’estero, si conferma la destinazione principale dell’export biellese, anche se in questo primo semestre è stato registrato un calo del -1,1% delle esportazioni in ambito UE. Sono in crescita le vendite verso tutti i Paesi continentali più rappresentativi per l'export biellese, seppure con diverse incidenze: tra quelli che rivestono il maggior peso, registriamo le dinamiche in positivo verso la Germania (+6,6%), più contenuto l’aumento delle esportazioni verso la Francia (+1,4%). Al contrario dopo un periodo di costante crescita, si registra una contrazione delle esportazioni verso il Regno Unito (-8,9%). Positivo l'andamento verso la Romania (+4,4%), il Portogallo (+6,1%) e il Belgio (+5,8%). Ribadendo come i dati siano parziali e riferiti al primo semestre, si segnala l’impennata verso la Polonia (+23,1%), a cui si contrappone la frenata verso l’Austria (-53,3%). Nei mercati extra UE si registra un aumento complessivo del +13,9%, con dinamiche delle vendite non univoche. Hanno ripreso vigore le esportazioni verso la Svizzera (+115,1%), continuano a crescere, seppure con minore slancio, quelle verso la Cina (+3,7%). Si segnala la performance a doppia cifra verso il Giappone (+11,0%) mentre rallentano le dinamiche verso alcuni Paesi come Turchia (-2,6%) e Corea del Sud (-12,7%).