2 maggio 2024
Aggiornato 11:00
Smaltimento rifiuti

Rifiuti: nei contenitori gialli anche abiti e scarpe in pessime condizioni

La convenzione firmata tra Humana e Cosrab permetterà di conferire negli appositi bidoni anche abbigliamento non più in buono stato

BIELLA - Durerà fino al 31 dicembre 2022 la convenzione firmata tra Humana e Cosrab, il consorzio per lo smaltimento rifiuti della provincia. La onlus con sede in provincia di Milano continuerà a occuparsi della raccolta e del riciclaggio di prodotti tessili usati con un’importante novità: non saranno accettati solo abiti e scarpe in buone condizioni ma anche non più utilizzabili. «Si tratta di materiale che ora finisce per la gran parte nel contenitore marrone dell’indifferenziato - sottolinea l’assessore all’ambiente Diego Presa - Con questa novità possiamo raddoppiare la percentuale di rifiuti tessili riciclati, a tutto vantaggio della bolletta degli utenti e anche del bilancio per il servizio a carico del Comune, grazie alla minore quantità di materiale conferito in discarica».

I numeri
Dei 160 contenitori gialli che Humana ha collocato in provincia, 38 sono sul territorio cittadino. E se nel 2017 sono stati raccolti poco meno di 275mila chili, nel 2018 con le novità previste si potrebbe raddoppiare: «La nuova convenzione - spiega Presa - consente di conferire anche prodotti tessili in pessime condizioni, oltre a scarpe e accessori come cinture e borse benché rotte. Quindi possono essere gettati nel contenitore giallo anche stracci, strofinacci o indumenti rotti». Tutti sono riutilizzabili per Humana, che pagherà a Cosrab 95 euro per tonnellata di materiale: tutto ciò che non può più ridiventare un capo di abbigliamento utilizzabile può essere trasformato, per esempio, in isolante per l’edilizia o in materiale fonoassorbente.

I progetti sociali e gli altri vantaggi
E gli introiti del consorzio serviranno a sostenere progetti sociali, «Come la mensa della Caritas di via Novara - precisa il presidente di Cosrab Michele Lerro - ma daremo una mano ad altri progetti locali». Biella si aspetta però un vantaggio anche per i costi del servizio di smaltimento. «La componente tessile - calcola Presa - rappresenta circa il 3% dei rifiuti. Nel 2017 è invece valsa solo l’1,4%. Adeguandoci alle indicazioni di Humana potremmo superare i 500mila chili, a tutto vantaggio della percentuale di raccolta differenziata ma anche riducendo il costo della bolletta».